
di Claudio Roselli
Per diversi mesi non ha dato tregua alla donna con la quale aveva convissuto, fra telefonate e pacchi regalo recapitati al suo domicilio. Una forma di stalkeraggio a distanza, che comunque tale si è rivelato, fino a quando i carabinieri della Stazione di Anghiari, dipendente dalla Compagnia di Sansepolcro, non sono intervenuti e lo hanno denunciato. Protagonista di questa vicenda è un uomo sulla quarantina di origine tedesca ma residente ad Arezzo, che adesso si sarebbe fatto una ragione del rapporto oramai finito con la connazionale (una giovane che ha una decina di anni meno di lui), residente nel comune di Anghiari. La vicenda è iniziata dopo l’avvenuta separazione fra i due, che non erano sposati; e come accade molto spesso in situazioni del genere, lui non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale, iniziando un vero e proprio pressing sulla ex compagna attraverso un’arma particolare: il telefono, che squillava a tutte le ore, a volte persino a notte fonda. Le chiamate avevano due comuni denominatori: l’atteggiamento oppressivo dell’uomo, che ha cercato in tutti i modi di convincere la donna a tornare con lui e anche i contenuti erotici dei quali si serviva, sperando di ottenere qualcosa. Insomma, le aveva provate di tutte e, non contento di telefonare, aveva fatto leva anche sui regali che di tanto in tanto le inviava.
Nella sua abitazione, la donna ha ricevuto alcuni pacchi dono che però ha sempre sistematicamente rifiutato, rispedendoli al mittente. In favore del 40enne tedesco può semmai deporre il fatto che non abbia adoperato violenza fisica, né abbia ricorso a frasi minacciose in grado di intimorire la ex: soltanto in un paio di circostanze, si sarebbe spostato da Arezzo ad Anghiari per andare a suonare al campanello di casa, ma la donna non gli ha mai aperto la porta e tutto è finito lì, senza alcuna insistenza. Ovviamente, però, un simile "tormentone" era divenuto intollerabile per la vittima, che ha così deciso di rivolgersi ai carabinieri per evitare possibili peggiori conseguenze se la petulanza dell’ex partner fosse andata avanti per altro tempo. I militari hanno iniziato gli accertamenti e una decina di giorni fa il capitolo si è chiuso con il deferimento per il reato di molestie, unico sistema per farlo recedere dai propositi messi in atto fino a quel momento. Peraltro, con la riforma dei processi, chi si rende autore proprio di molestie non se la caverà più con una denuncia, ma verrà arrestato.