Tassisti Arezzo: "Siamo arrivati ma non c'era nessuno"

Taxista aretino racconta la vicenda di una chiamata da Atam, con cui ha trasportato una turista in carrozzina, e lancia un appello alle aziende per l'acquisto di un altro taxi attrezzato. Valore sociale del mestiere anche nell'aiuto a una coppia di pakistani.



Tassisti Arezzo: "Siamo arrivati ma non c'era nessuno"
Tassisti Arezzo: "Siamo arrivati ma non c'era nessuno"

"La chiamata dalla centrale operativa di Atam è stata raccolta dal taxi attrezzato per il trasporto di persone in carrozzina". Pietro Fazzuoli, vicepresidente della cooperativa aretina ci tiene a ricostruire i dettagli della vicendaa affinchè "non finiamo nel mirino ingiustamente". E snocciola le tappe della vicenda: "L’autista aveva appena lasciato una turista in carrozzina a Cortona. La signora era salita in taxi alla stazione di Arezzo. Appena arriva la chiamata da Atam, il taxista si mette in viaggio verso la città. Il tempo di arrivare, circa venticinque minuti considerando la distanza e il traffico in città per una concomitanza di eventi. Contatta il cliente che non risponde al telefono, forse perchè aveva già rinunciato al servizio. Fatto sta, che quando il nostro taxista è arrivato al parcheggio Pietri non c’era più nessuno".

Fazzuoli è dispiaciuto ma evidenzia che la filiera dei passaggi tra Atam e cooperativa taxi ha funzionato, senza smagliature. È altrettanto vero che da Cortona ad Arezzo il tempo ci mette lo zampino considerando il traffico sulla strada regionale 71.

A questo si aggiuge il fatto che di vetture bianche attrezzate per il trasporto di persone in carrozzina ce n’è solo una che deve copire città ma anche il resto della provincia. Per questo Fazzuoli lancia una sorta di appello alle aziende "affinchè possano contribuire all’acquisto di un altro taxi attrezzato. Noi ci impegneremo per parte nostra anche se si tratta di veicoli molto costosi". E da taxista sempre sulle strade ricorda anche il valore sociale del mestiere. "Di recente ho trasportato all’ospedale una coppia di pakistani: alla donna incinta si erano rotte le acque. L’ho tranquillizzata, ho avvertito il pronto soccorso e quando siamo arrivati tutto era pronto e il parto è andato bene. Poi i neo genitori mi hanno chiamato per ringraziarmi".

LuBi