
Il parco pubblico di via Giovanni Acuto ad Arezzo, inaugurato dopo due anni di lavori, offre 19.000 metri quadrati di spazio verde attrezzato per attività ludico-ricreative e sportive per tutte le età, inclusi gli amici a quattro zampe. L'investimento di circa 2 milioni di euro è stato finanziato per la rigenerazione urbana e riqualificazione delle periferie.
Dopo due anni di lavori ieri è aperto il parco pubblico di via Giovanni Acuto, un’area di 19.000 metri quadrati. "Si tratta di un’area verde di nuova generazione attrezzata per le attività ludico-ricreative e sportive per i più piccoli e per i più grandi, inclusiva e accogliente anche per i nostri amici a quattro zampe. Siamo sicuri che sarà presto animato dalla presenza di tante persone che vorranno godere di questo bellissimo spazio pubblico", ha commentato l’assessore Alessandro Casi. Un’area verde all’interno della quale potranno essere svolte varie attività ludico-ricreative e sportive, tutte organizzate per aree tematiche: giochi per i bambini più piccoli prossimi all’area di ristoro posta all’ingresso della struttura e con un ampio spazio esterno, a salire i giochi per i bambini più grandi e i campi sportivi, due campi da calcetto e uno da street basket, collocati nel settore opposto alle abitazioni. Punto ristoro, campi da calcetto e spogliatoi sono stati affidati a seguito di apposito bando ad un gestore privato che ne permetterà lo sviluppo, il resto dell’area rimane a uso pubblico a disposizione per tutti i cittadini. L’area è priva di barriere architettoniche e al suo interno comprende percorsi tattili di nuova generazione per ipovedenti realizzati in collaborazione con l’Istituto nazionale per la mobilità autonoma di ciechi. I parco è attraversato da una pista ciclo-pedonale di collegamento tra via Pietro Nenni e via Giovanni Acuto. Massima attenzione anche agli amici a quattro zampe, ai quali è riservata un’apposita area. L’investimento ammonta a circa 2 milioni di euro, completamente finanziati dal bando per la rigenerazione urbana e riqualificazione delle periferie.