GAIA PAPI
Cronaca

OroArezzo contro la crisi. Segnale forte dai visitatori

Registrato un +9% di presenze rispetto alla passata edizione: il bilancio totale. Prossimo appuntamento il Summit del Gioiello Italiano in programma a dicembre.

La manifestazione ha registrato visite da oltre 100 Paesi

La manifestazione ha registrato visite da oltre 100 Paesi

AREZZONonostante un contesto globale segnato da incertezze geopolitiche e barriere tariffarie la 44esima edizione di OroArezzo si è chiusa con un bilancio positivo: una partecipazione stabile rispetto al 2024, ma con un segnale forte: +9% di visitatori esteri. Un risultato incoraggiante in un contesto internazionale incerto, in particolare sul fronte delle esportazioni verso gli Stati Uniti, secondo mercato mondiale per la gioielleria italiana. OroArezzo ha saputo reagire con determinazione, confermando il suo ruolo strategico per il Made in Italy orafo, grazie all’84% di espositori italiani e a una doppia strategia vincente: da un lato, un’azione mirata di incoming internazionale con Ice agenzia e le associazioni di categoria; dall’altro, il racconto di una manifattura sempre più attenta a tecnologie sostenibili, design creativo e uso responsabile dei metalli preziosi.

La manifestazione ha registrato visite da oltre 100 Paesi: l’Europa resta il bacino principale (40%), seguita da Medio Oriente (15%), Nord America (10%) e Africa (11%). Spiccano i visitatori da Corea del Sud, Singapore e Giappone; stabile la Cina. Bene anche Polonia, Bulgaria e Croazia, con l’esordio di Georgia e Lituania. In forte crescita Messico, Argentina, Nigeria, Ghana e Congo.

Merito anche dei 400 buyer ospitati da Ice e dal Ministero degli Esteri, provenienti da 60 nazioni. OroArezzo ha dimostrato che l’oreficeria è anche cultura, identità e racconto. Undici gli eventi collaterali, tra cui gli approfondimenti economici di Intesa Sanpaolo e Confartigianato, le analisi sui mercati presidiati da Ice, e uno studio sul comparto dell’accessorio moda in metallo curato da Afemo e Leather & Luxury. Non solo business: Arezzo ha accolto gli ospiti internazionali con una serata al Teatro Petrarca, dove è andato in scena il "Gianni Schicchi" di Puccini. Una collaborazione tra Comune, Fondazione Guido d’Arezzo e Federorafi che ha aggiunto fascino e spessore culturale all’evento. Grande successo anche per il concorso Première, ideato da Beppe Angiolini, con 58 aziende protagoniste nel mostrare il meglio della creatività italiana nel design del gioiello.

La macchina non si ferma: Ieg dà appuntamento al Summit del Gioiello Italiano, in programma ad Arezzo a dicembre 2025. Ma prima, altri eventi importanti nella Jewellery Agenda: SIJE a Singapore (10–13 luglio), The Vicenza Symposium (2–4 settembre) e Vicenzaoro September (5–9 settembre).

OroArezzo si conferma così un crocevia essenziale: non solo fiera di settore, ma piattaforma internazionale, dove il valore del Made in Italy si intreccia con l’innovazione e con la costruzione di un futuro sempre più connesso e globale.Ga.P.