LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Super Fiere ormai quasi certe. Vasari, ultimo giro di giostra

Marzo parte senza i rivali di Parma. Verso le tre-giorni a giugno e dicembre. La grande mostra chiude domani i battenti: oltre 35 mila tagliandi venduti.

Torna oggi l’appuntamento con l’Antiquaria per le vie del centro storico

Torna oggi l’appuntamento con l’Antiquaria per le vie del centro storico

Il bacio di Parma, principessa a volte molto più invadente, ci toglie almeno uno dei cattivi pensieri che tormentano la vigilia della Fiera. I cugini anche in questa occasione girano al largo: confermano l’edizione primaverile del Mercante in Fiera, l’unico rivale di livello della nostra antiquaria, ma la fanno partire da sabato prossimo. E gli espositori in comune, ce ne sono ancora diversi, potranno mettersi a tavola sia di qua che di là. Non facilissimo, chi ha un camion deve fare il carico con largo anticipo e il target parmense è lontano da quello aretino, ma possibile. L’altro cattivo pensiero è il tempo, ma si sa, su questo fronte la ragion non vale. Il weekend è quasi a cerniera con un’effettiva partenza della bella stagione: le previsioni non sono un granché, specie per oggi, ma tante volte abbiamo assistito ad un ribaltamento delle nuvole e delle perturbazioni. Di fatto da stamani all’alba la Fiera va. Infila una edizione potenzialmente promettente, anche se sia Pasqua che i ponti di primavera sono lontani. Un anno fa di antiquari se ne presentarono in duecento, una quindicina dei quali di rincorsa, non avendo il posto fisso. E allora come oggi c’era lo stesso cattivo pensiero a tenere banco: la pioggia, che in effetti tormentò la due giorni del 2024. Però c’era anche Parma, in quel caso nelle stesse date, e quindi non lamentiamoci. Anche perché passato questo collo di bottiglia la Fiera si avvia ad un’annata di grande ascesa. L’assessore e presidente di Intour Simone Chierici non si sbottona, secondo tradizione, rimandando ogni scelta forse ad aprile: ma la tre giorni di giugno in base alle notizie che filtrano da Palazzo Cavallo, dovrebbe essere certa. È l’edizione del compleanno, per l’esattezza 57 candeline, e la coincidenza con una festa della Repubblica al lunedì sarebbe un’occasione troppo ghiotta da perdere. Di fatto ci sono pochissimi dubbi anche su quella di dicembre, quando la “coda” sarebbe addirittura l’otto, il giorno della festa e dei presepi. L’unica incertezza è appesa alla prudenza: un buon risultato a giugno potrebbe dare l’abbrivio definitivo al bis pochi mesi dopo. Un anno d’attacco, insomma: e per il quale oggi sono schierati anche gli artigiani in Sant’Agostino e i coltivatori diretti, o se preferite a chilometro zero sotto i Portici. Ed è anche l’ultima Fiera a braccetto con la mostra su Vasari: chiude domani oltre la boa dei 35 mila biglietti venduti. E sia oggi che domani sfoggia le ultime visite guidate, due proposte dalla Confesercenti, oggi alle 11.30 e domani alle 10. E insieme al cuore centrale dell’evento si spegneranno anche le luci sulla costellazione di eventi costruita intorno, dalla Sala Sant’Ignazio ai musei entrati in partita, dai vasi dell’Archeologico allo straordinario Convito per nozze di Ester e Assuero al Medievale. Ma oltre le luci quei capolavori restano, a disposizione dei turisti ritardatari, proprio come la casa museo dell’artista. Che era Cavaliere dello Speron d’Oro. Ma non potrà fuggire tanto facilmente al galoppo dalla sua città e dai suoi nipoti.