Sui binari per gioco. Treno bloccato, caos traffico

Il gesto di quattro minorenni che si sono parati di fronte al macchinista. Irrisioni stile "Amici miei", poi la fuga. Tutti fermi un’ora, convoglio soppresso.

Sui binari per gioco. Treno bloccato, caos traffico

Sui binari per gioco. Treno bloccato, caos traffico

Arezzo, 8 giugno 2023 – Si sono messi a giocare lungo i binari, sfidando la locomotiva, proprio quando il treno stava procedendo nella loro direzione. Così il traffico ferroviario è andato in tilt per oltre un’ora sulla linea convenzionale Roma-Firenze. E’ successo ieri, verso le 18, tra Castiglion Fiorentino e Arezzo, all’altezza di Rigutino, quando un gruppetto di alcuni ragazzi di 1516 anni vedendo un treno arrivare lentamente verso di loro avrebbe iniziato a scherzare man mano che il mezzo si avvicinava.

Proprio lungo i binari. Niente a che vedere evidentemente con la goliardia all’Amici Miei, visto che l’episodio ha praticamente paralizzato la circolazione sui binari. Il macchinista del convoglio che si è trovato davanti all’episodio avrebbe richiamato e rimproverato subito i quattro o cinque ragazzi che però anziché andarsene ci avrebbero messo il carico da 90: iniziando a prendere in giro chi era alla guida del treno e scherzare ulteriormente.

Immediata la chiamata alla Polfer che è intervenuta sul luogo per ristabilire la circolazione. Soltanto all’arrivo degli agenti i giovani si sarebbero dileguati a gambe levate. Già in corso le indagini per individuare i responsabili e chiarire i contorni della vicenda.

L’ipotesi di reato in questi casi è interruzione di pubblico servizio. Sul versante della mobilità, il traffico dei treni è ripartito soltanto alle 19:43, dalle 18:20 che era stato interrotto. Intanto i treni erano rimasti bloccati, come in fila indiana ma ben distanziati, da Chiusi fino alle porte di Arezzo, in entrambe le direzioni di marcia. Ritardi complessivi di oltre 80 minuti, sia per i treni regionali che collegano il Lazio e l’Umbria al capoluogo Toscano ma anche intercity che attraversano tutto il paese. Da Milano a Salerno, oppure da Napoli a Trieste. Proprio come quello che per oltre un’ora è rimasto arenato proprio alla stazione di Castiglion Fiorentino: qui non si sarebbe dovuto fermare ma invece l’episodio ha costretto i viaggiatori, tanti visto l’ora di punta, a sostare per oltre un’ora, soltanto con la vaga idea di cosa stesse succedendo pochi chilometri dopo, alle porte della città di Arezzo.

Increduli i pendolari su binari, ma soprattutto arrabbiati per l’ennesima giornata nera per chi viaggia su treni, anche se stavolta si tratta di tutt’altro evento rispetto ai guasti delle settimane scorsa. Addirittura, tra chi è sceso per sgranchirsi le gambe alla stazione c’è chi era sicuro che si trattasse di una manifestazione ambientalista. Ipotesi che si è rivelata ben lontana dalla realtà dei fatti. La stazione castiglionese, probabilmente come altre nella tratta, si era popolata dei tanti sfortunati viaggiatori. Chi aspettava il figlio o il nipote tornare dall’Università o chi doveva andare a Perugia per una cena con gli amici. Tutti con lo sguardo verso il tabellone che minuto dopo minuto incrementare il ritardo, ben scandito dalle parole dello speaker di Trenitalia.