
di Marco Corsi
Ex dipendenti dell’Enel costituiscono un’associazione, la chiamano "Amici della Miniera" e, in accordo con l’azienda con la quale hanno lavorato nel corso della loro vita, si mettono a disposizione per promuovere l’area mineraria anche nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. E’stata firmata in questi giorni la convenzione tra Enel e la neonata associazione di promozione sociale, che ha sede a Santa Barbara. Si ispira ai principi di democraticità e gratuità, non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
L’accordo definisce le modalità di supporto e di collaborazione per attività ed eventi all’interno dell’area mineraria. In occasione di iniziative sportive, culturali, di intrattenimento e sociali, autorizzate e gestite da Enel, gli Amici della Miniera svolgeranno i servizi di sostegno all’organizzazione e alla logistica. Soddisfatto il presidente dell’associazione, Giovanni Banchetti, che a nome di tutti gli associati ha ribadito l’importanza, anche dal punto di vista affettivo, di operare ancora in aree del Valdarno dove molte persone hanno trascorso un’intera vita lavorativa, instaurando un forte legame sia dal punto di vista professionale che umano. Il responsabile Enel, Paolo Tartaglia, ha ringraziato i componenti del nuovo gruppo, e si è complimentato per la coesione e per l’affetto mostrato nei confronti della miniera, che oggi costituisce una risorsa importante dal punto di vista naturalistico e ambientale. L’area mineraria di Santa Barbara costituisce un contesto più unico che raro, dal punto di vista storico e paesaggistico, si estende per oltre 1.600 ettari tra i territori comunali di Cavriglia e Figline Valdarno ed è al centro di un progetto di riqualificazione in chiave di sostenibilità ambientale ed economia circolare, che si declina in numerose opportunità in termini naturalistici, di cicloturismo e di ricerca innovativa.
Enel sta predisponendo infatti un progetto di altissimo livello, che muoverà investimenti per decine di milioni di euro trasformando una parte dell’ex zona mineraria in un vero e proprio paradiso, a disposizione sia dei turisti che dei valdarnesi. Innanzitutto si interverrà sul bacino lacustre attorno al lago di Castelnuovo. Un intervento straordinario, che prevede nuove sponde, spiagge, parchi, piste ciclabili, una nuova viabilità verso il riqualificato borgo di Castelnuovo e un collegamento con la zona industriale. Il lago passerà da 6 a 12 milioni di metri cubi e sarà balneabile. Tutto attorno attività ludiche e ricreative. Quello predisposto dall’azienda elettrica rappresenta uno dei progetti di riassetto del territorio più importanti degli ultimi decenni a livello nazionale. Un progetto che, una volta ultimato per intero, darà un nuovo volto ai quasi duemila ettari di territorio compresi nell’ex area mineraria di Cavriglia dove un tempo si estraeva la lignite. Uno sguardo al passato rivolto verso il futuro. In questo angolo di Valdarno sorgeranno nei prossimi anni laghi balneabili, parchi eolici e piste ciclabili. Senza contare quello che già c’è: circuiti ciclistici, campi da golf, maneggi e campi fotovoltaici e il futuro Parco dello Sport. Un ben di Dio reso possibile, nel caso del riassetto dell’area mineraria, grazie all’accordo sottoscritto negli anni scorsi tra i comuni di Cavriglia e Figline, l’Enel, la Regione Toscana e le Province di Arezzo e Firenze.