CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Balestra: la vittoria del tamburino. Cima e il doppio ruolo che funziona

La festa dei biturgensi non si ferma il giorno dopo il netto successo maturato contro gli eterni rivali. Il maestro d’armi Giovagnini: "Tommaso è in poco tempo diventato balestriere a tutti gli effetti".

Tommaso Cima (al centro) mostra il corniolo con la sua freccia che ha vinto il Palio di domenica a Gubbio

Tommaso Cima (al centro) mostra il corniolo con la sua freccia che ha vinto il Palio di domenica a Gubbio

di Claudio Roselli

Una bella vittoria, quella dei balestrieri a Gubbio, anche se la curiosità balza agli occhi: i musici del corteo sono diventati più bravi degli stessi tiratori. Il discorso vale per entrambe le città. Nelle sette edizioni complessive disputate dal 2022 a oggi, è successo per ben cinque volte: dapprima, la doppietta a Gubbio di Elìa Guerrini Guadagni, che suona negli sbandieratori, poi è stata volta degli eugubini Simone Vagnarelli ed Emanuele Bartolini e adesso di Tommaso Cima, tamburino dei biturgensi.

"I veri avversari li abbiamo dentro ‘casa’, sia noi che Gubbio – ha commentato scherzosamente Andrea Giovagnini, maestro d’armi della società – anche se siamo tutti stracontenti per Tommaso, che è peraltro un bravissimo ragazzo e che, pur scandendo il passo a colpi di tamburo, è anche un balestriere a tutti gli effetti".

A rendere ancor più corposo il trionfo vi sono stati il secondo posto di Viviano Zanchi e la presenza di ben sette tiratori nella "top ten", con il quarto posto di Maurizio Alessandrini, il sesto di Alessandro Tizzi, il settimo di Francesco Alessandrini, il nono di Mariano Fontana e il decimo di Marco Tontini. Ciononostante… "La lettura del corniolo è risultata ugualmente difficile. E dire che avevamo i migliori due", ha detto un Giovagnini alquanto soddisfatto. Forse nella giornata di ieri, Cima avrà avuto modo di realizzare ciò che ha fatto, ossia l’impresa più ambita da ogni tiratore; impresa che a lui è riuscita al primissimo tentativo.

Il presidente Stefano Tarducci elogia la tattica di squadra: "Una bella fetta di merito va al nostro capobanco, Maurizio Alessandrini, che per poco non si è piazzato terzo, ma la sua verretta – infilandosi a destra – ha coperto la visuale a quelli di Gubbio, permettendo di fatto solo a noi e di entrare in quel corridoio, poi Cima ha fatto il resto".

Un maggio da ricordare per voi? "Sì, perché abbiamo vinto Imago Dei e Palio e anche in maniera netta: 8-3 nella sfida contro Lucca e adesso il bel risultato in piazza Grande. Anche la balestra va a periodi e quello attuale è evidentemente favorevole per; la stagione è comunque ancora lunga: diciamo che abbiamo iniziato nel migliore dei modi".

In terra umbra, dove negli ultimi venti anni aveva trovato gloria sporadica all’indomani della eccezionale striscia dell’ultimo decennio del secolo scorso, ora è stato riaggiustato il bilancio, con tre affermazioni nelle ultime quattro tenzoni.