Si rialza la catena dell'intimo, forse l'apertura a giorni

Senza stipendio da mesi le 30 lavoratrici di Intimissimi, Calzedonia e Tezenis saranno riassunte dalla casa madre dopo il fallimento della vecchia società

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Arezzo, 2 ottobre 2022 - E' dietro l’angolo la svolta per le 30 lavoratrici di Calzedonia, Intimissimi e Tezenis senza lavoro né stipendio da maggio. Da quando cioè i negozi dell’intimo nel Corso e al centro commerciale dell’Ipercoop sono chiusi. Da quanto trapela le lavoratrici, tutte donne, sono state contattate dalla casa madre, Calzedonia spa, che sarebbe pronta a riassumere in blocco le dipendenti e a riaprire i punti vendita aretini. In settimana dovrebbe svolgersi l’incontro e la firma del contratto alla presenza dei sindacati che hanno seguito tutta la vertenza dal principio. E forse già dal prossimo fine settimana le vetrine potrebbero riaccendersi per non perdere la partita dello shopping.

Per conoscere i dettagli dell’operazione, con la trattativa partita appena innescato l’iter fallimentare in tribunale della vecchia società, ci sarà da aspettare ancora qualche giorno, ma intanto si profila un lieto fine per le commesse. Una trentina di lavoratrici che da oltre 5 mesi non percepiscono stipendio e che nel frattempo non hanno ottenuto nemmeno gli ammortizzatori sociali (respinti definitivamente). La buona notizia, dopo l’innesco della procedura fallimentare e la nomina di un curatore, era infatti venuta alla luce alcune settimane fa con la casa madre Calzedonia spa che si era detta intenzionata a riassumere tutte le dipendenti della vecchia società e a riaprire i punti vendita aretini. “Se tutto va bene la riapertura dei negozi potrebbe avvenire già i primi di ottobre e tutte le lavoratrici potrebbero tornare al lavoro, stiamo lavorando per questo” aveva anticipato poco tempo fa a La Nazione Bianca Marinari di Cgil che si sta occupando della vertenza. Le lavoratrici, che non percepiscono soldi da maggio vengono da mesi di estrema difficoltà. La svolta con l’intenzione di Calzedonia spa, di riassumerle in blocco per riaprire i negozi il prima possibile. Una corsa contro il tempo che dopo la firma delle carte e dei nuovi contratti, potrebbe concretizzarsi già col prossimo weekend.

A salvare il posto dovrebbero essere tutte le dipendenti dei punti vendita aretini di Calzedonia, Intimissimi e Tezenis. La situazione per le attività, si era complicata a inizio febbraio, quando sono scattati i sequestri della Guardia di Finanza ordinati dalla Procura di Arezzo, che aveva aperto un'inchiesta per omesso versamento di Iva e ritenute fiscali. All'origine dell'indagine un accertamento dell'Agenzia delle Entrate relativo a 2016 e 2017. I finanzieri hanno sequestrato oltre 300mila euro nei conti correnti e oltre 400mila in immobili riconducibili alle società controllanti i negozi, che avevano marchi in licenza, pertanto il gruppo Calzedonia nulla c'entra con l'inchiesta.