Si indaga sul coinvolgimento di altri albanesi

Un accoltellamento davanti a una discoteca a Sansepolcro ha origini in una lite tra due giovani legata a vecchi dissapori. L'aggressore torna con un coltello e ferisce un amico dell'altro coinvolto. La vittima è fuori pericolo e potrebbe presto essere ascoltata dagli inquirenti. La dinamica dei fatti è ancora da chiarire.

SANSEPOLCRO

La drammatica vicenda dell’accoltellamento davanti alla discoteca avrebbe avuto origine – secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dai racconti di alcuni testimoni – mentre il ferito si trovava ne locale durante la festa di San Giacomo con due amici, un coetaneo e un 20enne. Proprio quest’ultimo avrebbe avuto delle questioni in sospeso con l’aggressore. Un vecchio sgarro, insomma, ancora in sospeso: i due si sarebbero intravisti nel locale, con il 23enne molto alterato a seguito di assunzione da alcol e avrebbero così iniziato a discutere, con il 20enne difeso dai due amici che lo hanno portato via, dicendo all’altro di lasciarli in pace.

A quel punto il 23enne se ne sarebbe andato via con un amico, invitando gli altri ad andare fuori per regolare la questione. Alcuni testimoni hanno riferito che l’aggressore, in compagnia di un amico si sarebbe allontanato in auto, per poi tornare con il coltello.

Una volta nel piazzale gli animi si sarebbero riscaldati e uno degli amici del 20enne avrebbe dato uno schiaffo all’accoltellatore, invitandolo anche a chiamare i carabinieri e denunciarlo. Anzi, preso il telefono avrebbe iniziato proprio lui chiamare le forze dell’ordine quando sarebbe partita la coltellata all’addome dell’altro amico, di 25 anni, che, a sentire i testimoni, non avrebbe neanche partecipato attivamente alla discussione. Si sarebbe solo trovato tra i contendenti, ricevendo anche un fendente alla testa, sembrerebbe sferrato da una seconda persona e con un altro coltello.

Secondo i medici il ferito avrebbe superato la fase critica e già oggi potrebbe iniziare la sospensione dei farmaci per il coma indotto e in settimana potrebbe essere sentito dal pubblico ministero di turno e raccontare la sua versione.

Una dinamica dei fatti, dunque, ancora tutta da chiarire, che potrebbe portare a ulteriori provvedimenti da parte degli inquirenti che, comunque, continuano a mantenere uno stretto riserbo sulle indagini.

Fa.Pa.