
La notte sotto le stelle
Arezzo, 24 agosto 2015 - Si è chiusa dopo quattro giorni. Oggi srotolano via il prato verde, tolgono i tavoli e le sedie e riconsegnano la piazza alla Giostra, iniziando la costruzione delle tribune. Si è chiusa la festa di Piazza Grande.
Un evento senza precedenti per la città alta: mai in agosto quattro giorni filati con i riflettori accesi. Con un giorno di punta, ilgiovedì della cena. Ma con una serie di eventi che anche nei giorni successivi tra alti e bassi hanno continuato a portare tanta gente su nella città alta.
Non sovverte il trend della stagione, che è nerissimo: gli esercizi procedono su dati lontani, lontanissimi da quelli di un anno fa e non c'è evento, sia pur super come quello organizzato dall'Ascom, che possa fare miracoli.
Però la strada è giusta. Tanto che tra un anno intanto tornerà e anzi sarà rafforzata. Più spazio ai tavoli per la cena il primo giorno. Più giorni di festa ed eventi per riproporre il richiamo che stavolta ha funzionato benissimo.
LA CENA SOTTO LE STELLE: LA CRONACA.
"Anche voi in Piazza Grande?". Sì, anche loro. E loro, e loro, e loro. La notte della città alta diventa la notte del riscatto per il salotto più bello del centro. Bello e impossibile per dodici mesi all'anno, bello e basta in qualche occasione. Si contano sulle dita di una mano: ma Piazza Grande quando arriva arriva.
E stavolta è arrivata. E soprattutto sono arrivati in tanti a trovarla. I 530 seduti a tavola: le tavole bianche, con le tovaglie pregiate e le poltroncine dove stai stretto come sulla metro ma che da dietro sembrano il massimo che c'è. Cinquanta più di un anno fa, una fila di tavoli che diventano un serpentone che somiglia al labirinto di Martone: quando c'entri dentro non ne esci più. Dentro ci sono anche due macchine rosse: parcheggiate lì dove di giorno non potrebbero parcheggiare neanche le bici ma sono sponsor dell'evento e agli sponsor tutto è consentito, a volte perfino troppo.
Non esci da lì dentro perché conosci quello e quell'altro, un saluto qua e uno là. Non esci perché a quel punto devi aspettare le portate preparate dagli chef dei tre ristoranti: uguali per tutti ma anche mirati per chi è celiaco o ha altri problemi alimentari.
Loro mangiano e gli altri guardano. La formula della Notte sotto le Stelle: in 500 rispondono alla chiamata a tavola, 30 euro a testa e il colpo d'occhio dell'Arezzo bene tra forchette e coltelli. A migliaia stanno intorno. C'è chi si gode quelli che mangiano e prova a intercettarne qualche volto. E c'è chi si gode e basta la notte. Musica, freschino, magari un panino o un bicchiere di vino. Le due cene sono lì, divise da un cordone bianco che separa chi conta da chi canta.
E al quale ti bastano una pizza e un bicchiere di birra per essere convocato. Perché anche la pizzeria a fianco è piena a orario continuato e quando sei lì sembra quasi tu faccia parte del tavolo dei 500, anzi 530. La tovaglia è di carta ed è rossa invece che bianca: ma in fondo cambia poco.
In un anno la Notte sotto le stelle cresce ancora. Un botto di gente, Arezzo che risale i tornanti della città alta, armata di carrozzine, coni gelato e passeggini. Da stasera volendo il cono potrà prenderlo dalla famiglia Pupo: gelato al cioccolato, dolce e un po' salato. Oggi da gustare, domani forse anche da ascoltare, quando Pupo arriverà in carne ed ossa.
La piazza è illuminata a giorno dai riflettori della Giostra: e alzi la mano chi ancora dice che per le Fiere notturne non si può fare luce. Si npuò, si può. Luce e stelle, quelle che rimbalzano tra tetti e pareti, oscurando le stelle vere e e accompagnando una serata che si spezza solo intorno all'una. E oltre. Perché i ristoranti smontano, la pizzeria chiude, la gastronomia anche: ma la gente resta accoccolata sul prato, non ad ascoltare il mare (canzone che dalla terrazza di Fraternita scivola davvero) ma la grande occasione di una piazza che marcia a tutta velocità.
Ogni angolo una vocazione, musica ovunque, il palazzo di Fraternita aperto e illuminato. E aperti i negozi, compresi quelli di antiquariato che in genere aprono solo per la Fiera. Al tavolo della politica la giunta c'è tutta: e ci sono le autorità, tra cui il nuovo Prefetto al suo esordio nella notte sotto le stelle.
I locali sono tutti pieni, e non solo quelli dei vip, dentro e fuori le Logge. Ride l'associazione commercianti che organizza. E ridono quelli che si salutano ai quattro lati e poi si ritrovano per caso in Piazza Grande. "Anche tu qui?". Sì, anche lui: prefigurando quello che la piazza potrebbe essere e non è quasi mai.