
Andrea Fazzuoli, rettore di Porta Crucifera, durante le prove di questi giorni
Nella Giostra del Saracino, il Camerlengo gestisce il patrimonio del quartiere. Si occupa della sua economica e finanza, agisce come tesoriere. Lo sa bene Federico Secchi Camerlengo di Porta Crucifera da tre mandati e uomo di fiducia del Rettore Fazzuoli.
Federico Secchi da quanto tempo ricopre questo ruolo per il quartiere e di cosa si occupa nella vita?"Sono al mio terzo mandato consecutivo, con questo ad oggi sono all’ottavo anno considerando il prolungamento post Covid. Il primo mandato è durato un anno in più. Ho sempre ricoperto il ruolo di Camerlengo, una figura che come il Rettore deve essere sempre presente e a conoscenza di tutte le dinamiche del quartiere. Essendo anche uomo di fiducia del Rettore, quello che lo aiuta nella gestione del suo lavoro, spesso intervengo o sono presente in alcune riunioni per conto del Rettore. Per come siamo organizzati internamente, ci diamo una mano sotto tutti gli aspetti. Nella vita sono un ingegnere, lavoro in una società di Arezzo di general contractor la Fabbri Services".
Oggi i quartieri sono delle vere e proprie aziende è difficile far tornare i conti e quanto tempo gli dedica?"In piccolo il quartiere è un’azienda sia per come è organizzato che per tutte le prescrizioni e normative che occorrono per essere in regola. Traslo il lavoro privato nel quartiere, la mia vita si divide in tre, famiglia, lavoro e Palazzo Alberti. E’ un impegno che richiede tantissimo tempo, non sarebbe mai sufficiente, serve un’attenzione quasi quotidiana. Per Porta Crucifera si tratta anche di sociale, di promozione del territorio del quartiere, un’attività di visita ai musei e commissioni varie nel corso di tutto l’anno. Solo a maggio tra uscite ed eventi al quartiere ci sono state 10 attività, un programma serrato, che quando arriviamo sotto Giostra - da metà maggio fino a fine settembre in caso di vittoria - si fa più intenso".
Si dice che Colcitrone sia il quartiere più acceso della Giostra, si respira anche da camerlengo questo clima?"Si ecco perché la macchina deve essere perfetta sotto tutti gli aspetti, servono programmazione e organizzazione anche nei piccoli investimenti, nella manutenzione del quartiere che sia sempre utilizzabile e fruibile da tutti i soci e quando possibile, dai turisti. Si parla tanto di Giostra ma la vita del quartiere viene sempre vista come un’appendice, qualcosa che riguarda gli altri. Invece il lavoro che indirettamente facciamo per lo stesso comune, perché il quartiere sia al massimo dello splendore soprattutto in questo periodo, tra pulizia sedi e manutenzione ordinaria di tutti gli spazi a disposizione, è continuo e serve a mettere tutti a proprio agio in quella che sentiamo come casa".
Un augurio ai giostratori in vista della notturna?"Di stare sereni perché il quartiere crede in loro al 100%, e qualsiasi cosa possa succedere, ci siamo anche per risolvere e migliorare se ci fossero piccole imperfezioni".