Scuola: salve le prime sedi critiche Scongiurati i tagli, si allenta l’allerta Ma parte il confronto sui numeri

Curtolo: "Abbiamo lavorato per venire incontro alle famiglie". A posto Ceciliano, Ciggiano e Cortona. Aumenti alla Cesalpino. Solo otto classi in meno in provincia. Quali gli effetti del calo demografico.

Scuola: salve le prime sedi critiche  Scongiurati i tagli, si allenta l’allerta  Ma parte il confronto sui numeri

Scuola: salve le prime sedi critiche Scongiurati i tagli, si allenta l’allerta Ma parte il confronto sui numeri.

di Alberto Pierini

La bufera per ora è un soffio di vento quasi impercettibile. È l’anno del brivido in classe. Un po’ legato al tetto degli ottocento studenti per la salvezza delle presidenze. Un po’ al calo demografico che di sicuro non alimenta il numero delle classi. Ma dal comignolo, pur urbano, del provveditorato si leva una fumata bianca. "Tutte le situazioni indicate come critiche sono state risolte" conferma Roberto Curtolo, ormai da anni alla guida della nave scuola.

Cominciamo dai fatti? "Anche per quest’anno i genitori del comprensivo Vasari potranno portare i loro figli a Ceciliano. E così quelli del "Martiri di Civitella" a Ciggiano e quelli del comprensivo Cortona 1 al plesso Mancini". Situazioni non note a tutti ma chiarissime a chi ne aveva paventato la chiusura. "La primarie e le medie sono in assoluto gli ordini di scuole dove il calo demografico ha colpito di più. E proprio su queste si sono concentrati il lavoro e l’attenzione dell’ufficio scolastico per dare risposte alle speranze dei genitori". Lo scandisce Curtolo con un certo orgoglio, ricordando che la salvezza arriva già in fase di organico di diritto e quindi con mesi di anticipo.

Proprio sulle medie ci sono addirittura degli aumenti di classi concessi: una prima in più alla Cesalpino, uno degli istituti forti della città, una a Monte San Savino per Montagnano e una a Lucignano per Marciano.

Un quadro che si dirada, anche se dal provveditorato non arrivano illusioni. Il dato del calo demografico esiste ed è il momento di farci i conti. E per questo è in corso uno screening complessivo su tutta la provincia: in pratica lo sforzo di disegnare un trend che serva a guidare il confronto.

E anche qui restiamo per un attimo ai numeri. Gli alunni complessivi della scuola saranno l’anno prossimo 43.411, dai nidi fino ai giganti delle superiori. Attualmente sono 43.704. Ma occhio: siamo di fronte a dati ancora in evoluzione. Non tengono conto della dispersione, da chi abbandona a chi viene bocciato. Non tengono conto degli iscritti reali: perché la partita si gioca entro febbraio ma poi gli aggiustamenti continuano fino a settembre. Il calo è quasi tutto alla primaria, le vecchie elementari: sono 205 i bambini che non risponderanno alla prima campanella, a fronte di un calo complessivo di 293 "zainetti".

Le classi autorizzate in organico saranno 2098: attualmente sono 2106, otto in meno su tutta la provincia. "Ma la diminuzione degli iscritti avrebbe potuto giustificare una riduzione ben più corposa" insiste Curtolo.

Un altro tassello chiave è quello degli alunni per classe: la media provinciale è di 20,7 alunni. Nello specifico sono 22,1 all’infanzia, 18,9 alle elementari, 20,7 alle medie e 21,9 alle superiori. Detto questo Curtolo lancia il suo appello. "Diamo gli strumenti dei dati perché scuole, sindaci, conferenze zonali collaborino allo sviluppo del servizio scolastico in relazione all’andamento demografico".

In una parola? Se in una realtà gli iscritti vanno a picco diventa difficile mantenere tutte le sedi, anche considerando le carenze di personale. Ma è cosa diversa dalla bufera dei tagli che era stata sventolata. E tanto per cominciare già domani sono convocati i sindacati e le scuole: alle quali gli organici sono già stati comunicati. E l’avventura continua.