di Sonia Fardelli
Prove ridotte dal maltempo e dal nuovo regolamento. Meno giorni a disposizione per i giostratori per affinare il tiro e meno giorni per preparare i cavalli. Un mal comune in questa estate dove non ha mai piovuto se non nei giorni vicini alla Giostra. A sottolineare questi disagi è il veterano della lizza Gianmaria Scortecci, 37 anni, 21 giostre disputate, 12 vittorie e 12 cinque centrati. "Quest’anno sulle prove non siamo certo stati aiutati dal clima - dice - in tanti anni che corro non mi era mai capitato di allenarmi così poco. Per fortuna in questa sfida al Buratto nessuno ha cavalli debuttanti, altrimenti sarebbe stato un problema. Non voglio essere critico nei confronti degli organizzatori, ma bisogna fare i conti anche con il cambiamento del clima. La nuova normativa delle prove è un po’ avara. Dai tre giorni obbligatori per poter correre Giostra si è passati a due, dei quali uno può essere considerato anche la prova simulata, che non è assolutamente paragonabile ad un giorno di prove. E’ vero che prima gli allenamenti prima erano anche troppo lunghi, ma così in caso di maltempo possono diventare davvero pochi. Mi auguro che sia un momento transitorio per trovare la giusta formula".
Con i cavalli quali problemi ci sono stati?
"I cavalli esperti e che hanno già corso Giostra non hanno bisogno di troppi allenamenti, possono bastare anche pochi giorni di prove. Con i cavalli giovani il discorso è diverso: devono fare esperienza. Noi in questa settimana non li possiamo portare e così salta un anno di lavoro. E non è una cosa bella, perché nella Giostra come è ora c’è bisogno di lavorare nuovi soggetti. Serve un ricambio, anche in considerazione che i cavalli da Giostra vanno obbligatoriamente in pensione a vent’anni".
Trovare un nuovo tipo di sabbia per la lizza, tipo quella silicea, potrebbe essere la soluzione per provare di più?
"Già quest’anno sono state fatte molte migliorie alla lizza, lunedì era perfetta. Trovare adesso un tipo di sabbia che assorba meglio l’acqua e non ci costringa a fermarci, sarebbe il top. E penso non solo agli allenamenti dei giostratori, ma anche all’eventualità di dover rimandare la Giostra stessa, magari solo perché la mattina ha piovuto. Con danni agli operatori turistici e all’immagine stessa della manifestazione".
C’è un modo per migliorare ancora la lizza e renderla utilizzabile anche in caso di pioggia? "Penso che questa sia la nuova sfida tecnica. La sabbia silicea è molto leggera e in una pista in discesa come la lizza potrebbe in caso di pioggia andar via. Abbiamo però un assessore che è anche ingegnere, spero che riesca a fare qualcosa. Molto ha già fatto e lo ringrazio perché si è preso una bella bega. Non tutti i politici lo avrebbero fatto". Possibilista si mostra lo stesso assessore Alessandro Casi: "Dopo la Giostra valuteremo il tutto - dice - e vedremo quello che si può fare per migliorare ancora la lizza di Piazza Grande".