REDAZIONE AREZZO

Sciopero e manifestazione dei precari Pnrr della Giustizia

Stamani di fronte al Tribunale di Arezzo: a rischio la metà degli attuali posti di lavoro

Precari giustizia presidio

Precari giustizia presidio

Arezzo, 16 settembre 2025 – Lo sciopero indetto nella giornata odierna è finalizzato a richiamare l’attenzione dei cittadini e di tutti gli operatori del sistema giudiziario sull’attuale situazione dei dipendenti del Ministero della Giustizia assunti con fondi PNRR con la finalità di raggiungere gli obiettivi di abbattimento dell’arretrato, riduzione della durata dei processi ed efficientamento dei servizi di giustizia.

Sono circa 12.000 i dipendenti precari a livello nazionale tra Funzionari addetti all’Ufficio per il Processo, Data Entry e Tecnici di amministrazione, i quali sono stabilmente inseriti nell’organico di ogni Tribunale e Corte d’ Appello d’Italia da oltre 3 anni.

Si tratta di professionalità altamente qualificate che hanno consentito un miglior funzionamento della macchina della giustizia e che, a partire da Giugno 2026, potrebbero essere in gran parte disperse, con conseguente stravolgimento e collasso degli uffici giudiziari.

Nel solo Tribunale di Arezzo, la mancata stabilizzazione di questo personale comporterebbe la perdita di 3 tecnici, 1 operatore data entry e 36 Funzionari Addetti all’ufficio del Processo, ossia un totale di 40 dipendenti su un organico complessivo di 106 unità. Si tratterebbe, dunque, di una perdita di circa la metà delle forze lavoro di questo Tribunale.

Nel nostro Tribunale, il personale a tempo determinato ha contribuito fortemente al raggiungimento dell’obbiettivo intermedio PNRR fissato per il settore civile nella riduzione del 95% dei procedimenti pendenti ultra triennali, e ha consentito la riduzione delle tempistiche del settore penale nella misura del 73%, ben oltre il target del 25 % richiesto.

Tutt’ora il personale precario sta contribuendo al raggiungimento dell’obbiettivo finale PNRR e sarà fondamentale, solo se stabilizzato, per la Giustizia. L’attuale situazione di incertezza, oltre che gravare su noi lavoratori e sulle nostre famiglie, ha già causato un esodo di parte del personale PNRR con conseguente perdita di risorse preziose altamente qualificate.

Il Governo, pur riconoscendo il grande contributo apportato da tutti Noi, ad oggi non ha dato risposte certe e concrete sul nostro destino e, conseguentemente, sulle sorti di questa Amministrazione, che già allo stato attuale soffre di una forte scopertura di organico.

Chiediamo, pertanto, con forza l’integrale stabilizzazione e assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari del Ministero della Giustizia, facendo appello al Governo per una risposta immediata, nell’interesse non solo dei lavoratori ma di tutto il sistema Giustizia.