
Marco Vichi
Arezzo, 16 settembre 2025 – Dopo settimane di lavoro sul territorio e con una raccolta firme che ha superato ogni aspettativa, il valdarnese Mirko Vichi ha ufficializzato la sua candidatura al Consiglio Regionale della Toscana con la lista Toscana Rossa. Il traguardo è stato raggiunto con 814 sottoscrizioni, oltre cento in più rispetto al minimo richiesto nella circoscrizione di Arezzo. «Un risultato – ha sottolineato Vichi – reso possibile grazie all’impegno delle compagne e dei compagni che hanno partecipato alla raccolta in condizioni difficili, per tempi e modalità, e grazie alle cittadine e ai cittadini che ci hanno dato fiducia. Le firme raccolte non permettono soltanto di presentarci ad Arezzo, ma in tutte le circoscrizioni della Toscana».
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Valdarno, che in soli dieci giorni ha garantito 261 firme, chiudendo in largo anticipo la raccolta. «Un segnale – ha osservato Vichi – della voglia di un’alternativa credibile e concreta ai due blocchi tradizionali di centrodestra e centrosinistra». Il candidato valdarnese ha poi sottolineato come il centrosinistra toscano, nonostante l’alleanza con Movimento 5 Stelle e Verdi-Sinistra, difficilmente riuscirà a mettere in campo politiche radicali e necessarie per affrontare le sfide attuali. «In Toscana non siamo riusciti a costruire un fronte progressista più ampio, come invece è accaduto nelle Marche e in Calabria, dove partecipiamo in coalizione. Ma qui il contesto politico è diverso: cambiano i programmi, i candidati, le condizioni».
La lista Toscana Rossa riunisce i tre partiti principali – Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Possibile – insieme a diversi movimenti sociali e civici, con un’attenzione particolare alla difesa del popolo palestinese. Non a caso, nel simbolo compare un fiocco palestinese. La candidata presidente sostenuta è Antonella Bundu Moro, fiorentina, donna nera, attivista di sinistra con esperienza internazionale, da anni impegnata nella difesa dei diritti civili e sociali. Ha affiancato vertenze come quelle di GKN, Mondoconvenienza e le lotte dei lavoratori del Macrolotto pratese. «Una voce che rappresenta chi ogni giorno lotta per un mondo più giusto» ha detto Vichi.
Sul piano personale, il candidato ha voluto presentarsi al pubblico non solo come segretario del Circolo PRC Valdarno Aretino, ma soprattutto come operaio metalmeccanico, iscritto alla FIOM-CGIL e all’ANPI. «Due sigle che per me significano dignità del lavoro, memoria antifascista, solidarietà e uguaglianza – ha spiegato –. Sono valori che porto con me in fabbrica e nella politica. Sono uno dei tanti che si alza ogni mattina per lavorare e che dedica il tempo libero all’impegno politico dal basso, senza arrendersi all’idea che un altro mondo è possibile: più giusto, più equo, più umano». La sua candidatura vuole essere una voce del lavoro e degli invisibili: «Un voto alla lista Toscana Rossa – e alla mia candidatura – è un voto per gli operai, i precari, chi da troppo tempo non trova più rappresentanza nelle istituzioni, nemmeno da chi si definisce progressista o di sinistra», ha concluso.