Scatta la corsa alle occasioni: via ai saldi. Ogni aretino spenderà tra i 135 e 170 euro

I commercianti attendono con ansia l'inizio dei saldi invernali, con sconti fino al 50%. Confesercenti prevede una spesa pro capite da 135 a 170 euro. La direttrice di Confesercenti Arezzo Valeria Alvisi sottolinea che i consumatori premiano i negozi di vicinato. La richiesta di spostare i saldi a causa delle alte temperature non è stata accettata.

Scatta la corsa alle occasioni: via ai saldi. Ogni aretino spenderà tra i 135 e 170 euro

Scatta la corsa alle occasioni: via ai saldi. Ogni aretino spenderà tra i 135 e 170 euro

Venerdì scatta la corsa ai saldi invernali. Saldi che, secondo le stime della vigilia, saranno fin da subito con percentuali interessanti. Si parte, come lo scorso anno, dal 30% - anche se c’è chi fin da subito proporrà il 50% - per poi aumentare alzare nelle prossime settimane. In città l’avvio coinciderà anche con il weekend di Fiera Antiquaria e quindi magari al popolo dello shopping a prezzo scontato potrà aggiungersi anche quello dei turisti e visitatori che raggiungeranno la città anche per godersi, oltre al circuito dell’antiquariato, anche l’ultimo weekend della Città del Natale. Confesercenti si aspetta una spesa pro capite da 135 a 170 euro. "Per i saldi i consumatori, commenta la direttrice di Confesercenti Arezzo Valeria Alvisi (nella foto), da sempre premiano i negozi di vicinato. È evidente che i negozianti sono sinonimo di garanzia e qualità offerta ai consumatori che aspettano il momento dei saldi di fine stagione come un’autentica occasione".

C’è attesa da parte dei commercianti che vedono nel momento dei saldi di fine stagione il momento migliore per incrementare le vendite. "Confesercenti ha ritenuto opportuno - spiega Alvisi - in sintonia con le tante richieste provenienti dalle Fismo provinciali e regionali, di chiedere, sia alla Conferenza delle Regioni che agli assessorati regionali, lo spostamento a sabato 3 febbraio a causa del protrarsi delle alte temperature che hanno caratterizzato i mesi autunnali, rallentando le vendite dei capi di abbigliamento. Purtroppo non è stata accettata la richiesta. Secondo Confesercenti lo slittamento dei saldi avrebbe permesso alle imprese penalizzate per le scarse vendite, di recuperare almeno parte dei profitti".