
Una sagra (foto di repertorio)
Arezzo, 4 agosto 2017 - Più regole per tutti. Finisce così, in un clima di sostanziale consenso generale,l’ennesimo faccia a faccia sulle sagre. E non solo. Perché il popolo delle feste dopo aver contestato le catene dei nuovi vincoli ora ha deciso di «agganciarle» anche a tutto il mondo della ristorazione parallela. E questo ha creato una sorta di magico asse tra i «nemici» di un anno fa: le associazioni di categoria e gli stessi organizzatori.
Davanti al quale il Comune, presente all’incontro l’assessore Marcello Comanducci, apre piena disponibilità: i protagonisti chiedono controlli e limiti uguali per tutti? Non sarà di certo Palazzo Cavallo ad opporsi. Un mese o poco più per definire la nuova griglia. L’idea è semplice: mettiamo mano anche a tutte le iniziative di circoli privati e dintorni, andiamo a scoprire il mondo dei matrimoni e delle comunioni parallele, peschiamo nell’universo del catering.
E alla fine tiriamo i fili. E l’accordo sembra fatto per un rafforzamento dei controlli. In particolare l’associazione commercianti ha chiesto di coinvolgere in questa fase anche soggetti istituzionali, Usl in testa. Perché dopo un anno di contrasti e di «dieta» della pizza margherita ora salta fuori che se c’è un settore già abbastanza sotto controllo è proprio quello delle sagre, essendoci in questo campo anche una normativa regionale. Viceversa molto del resto è sotto traccia, un po’ come succede nel campo alberghiero con gli affittacamere.
La commissione punta a fotografare questo fenomeno: e ancora di più ci puntano organizzatori di sagre e associazioni di categoria, i primi per difendere se stessi e i secondi per tutelare i propri associati, quelli che lamentano affari a picco proprio a causa della ristorazione fantasma.
Certo, consenso generale ma accordo ancora da scrivere nei dettagli. Un esempio? Beh, eclatante. Flavio Sisi, a nome degli organizzatori di sagre, chiede bilanci chiari e controlli anche sui quartieri della Giostra, tra settimane della vigilia e cene propiziatorie. Per ora è una richiesta, vedremo se diventerà anche una nuova disposizione, che di sicuro farebbe scalpore nel mondo del Saracino. Strada più spianata su circoli privati e dintorni.
Con un problema. I vincoli, compresi quelli sulle date e sulla durata, possono essere applicati a volontà ma è chiaro che passano dallo sforzo di portare a galla quello che per ora non è. Ci saranno le forze, tra la commissione sagre ed eventuali sostegni, per far scattare davvero i controlli per ora rimasti più sulla carta che nella sostanza? E in che forma un regolamento al momento centrato solo sulle feste potrà essere esteso fino ai circoli culturali? Un paio di domande per ora senza risposta. E abbastanza piccanti: certo più di una pizza margherita.