Rondine traghetta la città all’Onu A dicembre entra al Palazzo di Vetro

Moratinos inserirà Arezzo nell’Alleanza delle Civiltà, estendendo l’invito per l’incontro al sindaco Ghinelli. Intanto Mondadori lancia la cittadella: "Il luogo dove i sogni si realizzano". Vessicchio stregato dal progetto.

Rondine traghetta la città all’Onu  A dicembre entra al Palazzo di Vetro

Rondine traghetta la città all’Onu A dicembre entra al Palazzo di Vetro

di Alberto Pierini

Passeggia sul Corso al piccolo passo, fumando un sigaro e godendosi gli scorci del centro. Miguel Angel Moratinos, il sottosegretario generale dell’Onu, è qui da due giorni ma sembra che sia vissuto sempre a ridosso di Colcitrone. "Qui come a Rondine si respira la pace, la si avverte sulla pelle". Un profumo che resiste perfino al sapore acuto del sigaro, il che è tutto dire. E che condivide con il presidente della Cittadella Franco Vaccari, altro appassionato di sigari, e il sindaco Alessandro Ghinelli. Ghinelli che lo riceve nella sala del consiglio, fianco a fianco con il Prefetto Maddalena De Luca e il Vescovo Andrea Migliavacca, ancora abbronzato dall’effetto marcia della pace.

"Voglio anche Arezzo tra le città Onu". Un parterre ristretto, saranno una quindicina in tutto. "L’Alleanza delle Civiltà sotto l’egida dell’Onu – spiega Vaccari – comprende anche centri urbani". Un assist che il sindaco raccoglie al volo. "Sarebbe un grande orgoglio, è un consesso dove ci sono anche Los Angeles e ricercatissime località, ad esempio, di Germania e Francia". E’ chiaro che a tirare la volata, e non la voluta di fumo, alla città è Rondine, ormai quasi di casa nel Palazzo di Vetro. E stavolta viaggeranno insieme.

Perché la Cittadella a dicembre aveva un appuntamento a New York: che ora sarà esteso anche al sindaco. L’Alleanza delle Civiltà è un’iniziativa che si oppone all’estremismo attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale. Il profumo di pace che Moratinos ha respirato a Rondine ne diventa la miscela.

"Non è solo un modello ma una realtà da promuovere in tutto il mondo. La pace è un impegno, una sfida, spesso sulla bocca di tutti ma purtroppo non abbastanza attuato". Qui, dice Moratinos, sì. Lo ripete nella sala consiliare, lo scandisce negli incontri del Festival Youtopic, nel villaggio all’ombra del castello.

La marcia aveva aperto la quattro giorni, ora i personaggi più diversi la colorano. Il tandem tra Onu e Cei continua incessante. Il presidente Zuppi è già rientrato nella sua Bologna ma lascia il testimone in buone mani: quelle di Giuseppe Baturi, il segretario generale e quindi il suo braccio destra. "Abbiamo come Vescovi investito su questa realtà e sono felice di conoscerla di persona".

Ne sposa la ricetta, l’incontro personale tra personalità diverse o addirittura nemiche, e sarebbe difficile il contrario. Non fuma il sigaro, non passeggia in centro ma è comunque a suo agio. Perfino a confronto con un ministro, in carica fino a pochi mesi fa: Enrico Giovannini, ora direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Strade diverse ma parlano la stessa lingua, sempre non sia l’effetto di Rondine.

Che nel giorno del dopo marcia si concede anche una doppia digressione nel mondo dell’editoria e dello spettacolo. Prima il confronto con Arnoldo Mosca Mondadori: del pioniere storico della catena è il pronipote, essendo figlio di Paolo Mosca e Nicoletta Mondadori. Filosofo, scrittore e fortemente credente. "Rondine è un sogno che si è reso concreto. I giovani che vivono qui hanno la fortuna di guardare al futuro con delle possibilità che potrebbero non avere mai avuto. Il mio augurio è che tutti possano conoscere questo luogo".

Oddio, prima magari sarebbe necessario rifare la strada di ingresso, quella dove giovedì i pullman e le auto si incrociavano a fatica ricamando manovre. Ma Mondadori tifa per loro. E così un volto noto come Beppe Vessicchio. I più lo ricordano come giudice di Amici o come orchestratore delle canzoni di Sanremo. "Ho scoperto Rondine dal padre di una delle ragazze del quarto anno: ho voluto subito conoscerla". Trova nella famosa ricetta, la relazione e l’incontro finalizzati alla pace, un senso di armonia, lo stesso che cerca con la bacchetta in mano quando guida un pezzo.

Linguaggio musicale e universale si fondono nel suo intervento. A quello della storia pensa Franco Cardini, innamorato del Medioevo ma qui non solo per dare del tu ad un borgo o ad un castello. Mentre Rondine si prepara alla terza giornata, ancora avvolta tra le volute di fumo di un sigaro.