Ritorno alle radici, in una targa la corsa del Cavallino

Prima tappa del centenario. Cerimonia in Corso Italia. dove tutto iniziò nel 1923.

Ritorno alle radici, in una targa la corsa del Cavallino

Ritorno alle radici, in una targa la corsa del Cavallino

Il 17 aprile 1993 è stato uno dei giorni più dolorosi per la tifoseria amaranto: la radiazione sembrava un capitolo impossibile da cancellare. Trent’anni dopo, forse, la ferita si è chiusa. Domenica l’Arezzo ha conquistato la serie C e ieri è stata posta la prima pietra delle celebrazioni del centenario del Cavallino. È stata soperta una targa celebrativa nel luogo dove il 10 settembre 1923 fu fondata la Juventus Fbc Arezzo, ovvero l’antico Albergo Caffè del Vapore, un tempo in corrispondenza dell’attuale civico 275 di Corso Italia, vicino aibastioni di Santo Spirito.

La targa riporta una didascalia esplicativa e la foto del palazzo storico, concessa dal Fotoclub La Chimera. A tale riguardo, è stato tributato un sentito applauso a Piero Franchini, membro del Fotoclub e recentemente scomparso che ha donato, insieme a Glauco Ciacci, la foto. Davanti ai tifosi, hanno partecipato alla cerimonia una delegazione di Signa Arretii, il consigliere delegato alla Giostra del Saracino Paolo Bertini e componenti di tutte le anime del comitato del centenario: l’assessore Federico Scapecchi, Sabatino Selvaggio dell’Arezzo, Stefano Butti per il Museo Amaranto e Stefano Farsetti per Orgoglio Amaranto. L’evento si è concluso allo store di via Madonna del Prato, dove la società amaranto ha offerto un rinfresco.

L.A.