SAN GIOVANNI
Cronaca

Rilancio dell’area ex Posfortunato. L’obiettivo è creare un cicloparco

L’architetto Pinarelli, dirigente dell’area tecnica, ha spiegato i dettagli dell’opera. Ecco i tempi previsti

Rilancio dell’area ex Posfortunato. L’obiettivo è creare un cicloparco

di Massimo Bagiardi

Un progetto che potrebbe far rinascere a un’area ormai da tempo in stato di forte abbandono e degrado. Il comune amministrato da Valentina Vadi, infatti, ha dato l’incarico per valutare la fattibilità tecnica ed economica per la rigenerazione dell’area ex Posfortunato che dopo molti anni potrà essere recuperata e restituita alla fruizione pubblica. Potrebbe diventare il nuovo Cicloparco cittadino, un punto di sosta attrezzato per le biciclette e servizi legati al ciclismo e altre discipline sportive al cui interno vedrà uno spazio verde con sedute, un parcheggio con stalli per auto e per camper e un’area gioco dedicata ai bambini. Un progetto che coniuga ambiente, tempo libero e benessere e che consentirà, finalmente, la ricucitura di due aree verdi quella di via Fermi e del Lungarno Risorgimento.

"L’area ex Posfortunato – afferma il primo cittadino – che da troppo tempo si trovava in condizioni di degrado, dopo la demolizione dell’edificio esistente da parte della proprietà, entrerà a far parte del patrimonio pubblico e svilupperà, al proprio interno, una progettualità finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto regionale della ciclopista dell’Arno. Un’area di sosta attrezzata per gli appassionati della bicicletta e non soltanto che troveranno ristoro e svago all’interno di questo spazio".

Un altro obiettivo centrato da quest’amministrazione come tiene a rimarcare la stessa Vadi: "Con questo ulteriore passaggio – afferma – dopo la piantumazione delle alberature del progetto del Carbon Neutral e la realizzazione del bosco urbano in Via Fermi, dopo il progetto di riqualificazione dei campetti sportivi sempre in via Fermi, dopo la ciclopista dell’Arno, l’area a sud sta acquisendo, progressivamente, un volto nuovo e viene riqualificata in maniera sostanziale, come scritto nei nostri obiettivi di mandato elettorale".

L’architetto Paolo Pinarelli, dirigente dell’area tecnica, entra più nei dettagli: "La demolizione dei 3000 metri quadrati di manufatti abusivi sull’argine di un fiume senza un intervento coattivo, degli ultimi mesi del 2023 – queste le sue parole – è un caso che farà scuola; è stato possibile attraverso un’ordinanza da parte dell’amministrazione e un dialogo proficuo con la proprietà che ha provveduto, a proprie spese, a liberare lo spazio". Tempi però lunghi per realizzare il tutto: "La progettazione esecutiva – conclude Pinarelli – potrà essere pronta entro quest’anno per andare in gara nei primi mesi del 2025 ed iniziare i lavori".