MARIANNA GRAZI
Cronaca

Ricordare il passato con i Diari. Il premio speciale a Scurati. Salirà sul palco con il vincitore

Si svolgerà dal 18 al 21 settembre, il ritorno della memoria, l’edizione del Premio Pieve Saverio Tutino. L’opera prescelta sarà annunciata all’evento Memorie in piazza da Guido Barbieri e Monica D’Onofrio .

A sinistra le immagini delle storie degli otto finalisti dei Diari. Accanto Scurati, un premio per lui

A sinistra le immagini delle storie degli otto finalisti dei Diari. Accanto Scurati, un premio per lui

La memoria non è un lusso, ma un’urgenza. E a Pieve Santo Stefano, dal 18 al 21 settembre, il Premio Pieve Saverio Tutino la celebra con un programma che intreccia libri, teatro, mostre, musica e incontri. Quattro giorni per "1945-2025. Il ritorno della memoria", in cui la Città del diario trasforma ricordi privati in patrimonio collettivo, grazie anche al concorso tra otto diari selezionati dalla giuria nazionale. Il vincitore sarà annunciato nella serata conclusiva, Memorie in piazza, condotta da Guido Barbieri e Monica D’Onofrio (trasmessa in differita su Rai Radio3 il 23 settembre).

Tra gli ospiti più attesi della 41ª edizione, Antonio Scurati, che riceverà il Premio Città del diario per la saga M su Benito Mussolini, e la giornalista palestinese Rita Baroud, vincitrice del Tutino Giornalista per il suo racconto diretto della vita a Gaza. Come al solito ampio spazio è dato alle presentazioni editoriali: da "Quando saremo di nuovo uomini" di Ettore Piccinini (Il Mulino) a "Cominciammo così la nostra vita" di Albertina Castellazzi (Terre di mezzo), fino a "La storia sono loro", un secolo di Toscana raccontato da dieci donne. L’editore Nicola Fano presenterà con Marcello Flores e Monica D’Onofrio "Liberazione quotidiana" (Succedeoggi Libri, 2025) di Nicola Maranesi e Pier Vittorio Buffa, che sarà presente all’incontro.

Infine Camillo Brezzi incontrerà Lucio Levi Zagari e la presidente Associazione delle istituzioni di cultura italiane Flavia Nardelli per "Il cielo si colora di rosso" (Forum Editrice, 2025) di Bianca Levi Zagari, memoria della fuga della sua famiglia dai bombardamenti del ’43. Passando al teatro saliranno in scena due maestri della narrazione civile: Marco Baliani con "Corpo eretico"su Pier Paolo Pasolini, e Mario Perrotta con Nel blu, viaggio musicale nell’Italia del boom. Non mancheranno le performance di Andrea Merendelli "La linea dell’Acqua: oceani e fiumi, andate e ritorni nell’Archivio di Pieve" e dell’artista-scrittore Mamadou Diakité, protagonista del progetto migrante DiMMi, che compie dieci anni.

Le arti visive saranno protagoniste nelle mostre storiche "Il tesoro dell’Archivio" e "Disegnami", e con la nuova esposizione "Persistenze", curata da Matilde Puleo, che esplora il ricordo come rito e testimonianza collettiva. Tra le novità il percorso urbano "I muri parlano", che permette di accedere a storie e memorie di Pieve grazie a un QR code, e l’installazione "Se queste parole potessero parlare" di Francesco Petrone.

Saranno inoltre presentati i vincitori della seconda edizione del Premio Barnaba e la memoria "La storia dei miei cinque anni di guerra" di Sante Mucchietto, a cui andrà il Premio speciale Giuseppe Bartolomei; il Premio per il miglior manoscritto originale sarà attribuito invece all’epistolario "L’erto sentiero (1914-15)" di Gastone Aliberti e Costanza Filocamo.