
Rapina in banca
Arezzo, 22 luglio 2021 - Entrano in banca, sequestrano il direttore e se ne vanno con 60 mila euro. È l’esito della rapina avvenuta ieri pomeriggio a Cesa alla filiale della banca di credito cooperativo. È accaduto intorno all’orario di chiusura, ad entrare in azione sono stati due uomini vestiti da operai stradali. È una delle poche cose che il malcapitato bancario è riuscito a raccontare ai carabinieri accorsi sul posto.
Per il direttore della Bcc è stato un pomeriggio da dimenticare, l’uomo è stato minacciato con un taglierino e costretto a restare chiuso nello sgabuzzino della filiale. I rapinatori si sono poi dileguati con un’auto bianca, ma non è chiara quale sia stata la via di fuga prescelta. Sul posto sono arrivate poco dopo tre auto dei militari di Cortona e Arezzo che hanno avviato le indagini al fine di risalire all’identità degli autori. Di certo non sarà facile l’identificazione, i due sono entrati in filiale vestiti come operai stradali con abiti ad alta visibilità e le mascherine.
La chiamata al 112 del direttore risale alle 16,30 di ieri pomeriggio, ma non è chiaro quanto tempo sia trascorso dal momento della rapina a quello in cui il bancario si è riuscito a liberare e a dare l’allarme. Sta di fatto che quella andata in scena ieri a Marciano è una rapina come di quelle che non si vedevano da tempo. Questo genere di reati è praticamente scomparso dalle statistiche della Prefettura.
Vuoi per il lockdown, vuoi per gli scarsi bottini dei colpi più recenti, questa «vecchia specialità» era andata sparendo, ora invece siamo di fronte a un colpo di grande impatto con una refurtiva che secondo la denuncia presentata ai militari ammonta a 60 mila euro. Probabilmente i rapinatori sono arrivati al momento giusto o comunque sono riusciti a farsi aprire la cassaforte dell’istituto.
La filiale in questione è quella lungo la via Cassia, o strada provinciale 327, l’unica banca peraltro rimasta operativa nella frazione di Cesa. Fino a qualche tempo fa dirimpetto a questa si trovava la filiale del Monte dei Paschi che poi, dopo alcune azioni criminali, ha preferito abbandonare il sito e lasciare lo sportello automatico. Tuttavia, anche per il bancomat del Mps non sono state rose e fiori, infatti lo scorso 22 aprile è stato fatto saltare con l’acetilene.
Adesso ai carabinieri di Arezzo non resta che visionare attentamente le immagini del circuito di sorveglianza della Bcc. Si cerca di trovare qualche dettaglio che possa permettere l’identificazione dei due malviventi, nel pomeriggio di ieri sotto il caldo torrido di Cesa, praticamente in giro non c’era nessuno e non è chiaro quale sia stata la via di fuga usata dai banditi, anche se ai carabinieri è stata segnalata un’auto bianca che si allontanava di gran carriera.