Randellini: "Un danno per il sistema, così perde molte occasioni"

La mancanza di armonia tra domanda e offerta di lavoro ha forti ripercussioni sulla competitività del territorio aretino: le aziende non riescono a trovare personale, con evidenti danni per l'economia locale. Problemi strutturali, congiunturali e di orientamento scolastico.

Randellini: "Un danno per  il sistema, così   perde molte occasioni"
Randellini: "Un danno per il sistema, così perde molte occasioni"

"La mancanza di armonia fra domanda e offerta di lavoro ha forti ripercussioni sulla competitività del nostro territorio: quando non c’è personale per lavorare i nostri distretti non riescono a far fronte agli ordini richiesti. Ma il mercato non si ferma e così i contratti si firmano altrove, con evidenti danni per il nostro territorio. Senza personale il business è ridimensionato, come un ristorante che senza camerieri deve ridurre i posti a tavola".

Così Marco Randellini (nella foto), segretario generale della Camera di commercio di Arezzo e Siena sulla questione del mismatch tra richiesta e offerta di lavoro: "Perché questa situazione? Ci sono motivi strutturali e congiunturali. Per certi aspetti nel post Covid, un’economia come la nostra, prevalentemente manifatturiera, ha avuto una forte ripresa ma molti dei lavoratori del settore si erano allontanati nel frattempo: così ci sono state difficoltà per far fronte agli ordini che erano ripartiti. E poi nell’Aretino c’è poca manodopera e quella poca che c’è è fortemente contesa tra aziende. La terza è una questione culturale: spesso famiglie e studenti sottovalutano la formazione tecnica, specie nelle discipline di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica che invece sono molto richieste nel mondo del lavoro".

Quindi c’è anche un problema di orientamento scolastico? "Certo, serve una politica di orientamento scolastico fino dalle medie per far comprendere agli studenti quali profili servono alle aziende del territorio. Serve avvicinare il mondo scolastico a quello delle aziende. La formazione degli istituti tecnici e professionali non è affatto secondario".

In quali settori, è più difficile trovare lavoratori?

"È un fenomeno a generalizzato: i problemi maggiori sono nel manifatturiero; nell’industria 4.0, quindi dalla transizione digitale a quella ecologica; e nel mondo della ristorazione, del commercio e dell’agricoltura.

È un problema di salari bassi?

"Con l’inflazione il costo della vita è schizzato. Questo di certo non aiuta".

L.Amod.