
Raffica di furti, preso il ladro seriale. Inseguito dopo il raid al forno Canu
di Massimo Bagiardi
Un primo segnale concreto da parte delle forze dell’ordine contro il fenomeno dei furti che, ultimamente, sta purtroppo dilagando in vallata. È stato infatti arrestato dai carabinieri del nucleo un giovane diciannovenne, di origine brasiliana, pizzicato in flagranza per il reato di furto aggravato all’interno del punto vendita dell’antico forno Canu in via Garibaldi.
I militari sono intervenuti, nella notte tra lunedì e martedì, dopo una segnalazione al 112, nelle vicinanze dell’esercizio commerciale e, dopo un piccolo inseguimento, hanno messo in sicurezza il ragazzo portandolo poi in tribunale di Arezzo per l’udienza di convalida. Il 19enne è finito dietro le sbarre per reati analoghi già in passato e potrebbe essere lui stesso l’artefice di altri tre furti che, sempre nella nottata tra lunedì e martedì, sono stati messi a segno della città di Masaccio prima in viale Gramsci, successivamente in via Piave e, infine, proprio nel punto nel quale è stato beccato dai carabinieri.
Una testimonianza di tutto questo arriva dalla refurtiva persa durante la fuga per cercare di non essere preso, ben tre rasoi caduti in terra senza contare altri oggetti professionali anch’essi, molto probabilmente, trafugati prima in viale Gramsci in un negozio di acconciature femminili e poi in una barberia e un’altra parrucchiera, gestiti da marito e moglie, a poche decine di metri da dove è stato catturato. Almeno da Canu ha agito a torso nudo per quello che hanno potuto immortalare le telecamere di videosorveglianza, un particolare questo che non è sfuggito ai residenti della zona che, dopo un gran frastuono, hanno visto scappare il giovane e allertato il 112. Come spesso accade in certi casi non si può parlare di bottino ingente trovato all’interno dei registratori di cassa ma il danno, decisamente più grave, lo si può trovare delle porte divelte, i vetri spaccati oltre ai vari oggetti presi all’interno dei locali che hanno privato i diretti interessati dei loro strumenti di lavoro. Beffa su beffa, infatti, pur essendo stati recuperati in parte dall’arma dei Carabinieri non sono tornati immediatamente nelle mani dei legittimi proprietari che, a quel punto, non hanno potuto far altro che comprarne di nuovi per andare avanti nella loro attività.
È un periodo decisamente difficile per tutto il Valdarno, nessuno dei maggiori centri della vallata è stato esente da episodi simili basta ricordare quanto accaduto pochi giorni fa rispettivamente a Terranuova e poi Montevarchi dove sono stati sottratti dieci e tredici mila euro in un punto scommesse Snai e poi in un’attività commerciale che vende articoli per ufficio e materiale informatico. La paura tra piccoli e grandi imprenditori sale di giorno in giorno.