di Matteo Marzotti
AREZZO
"La notizia della morte di Roberto Cavalli è arrivata durante la ME Fashion Award 2024 a Messina. È stato bello emozionarsi ricordando un grande uomo come Roberto, lucido e visionario designer". Le parole sono quelle di Beppe Angiolini che attraverso il proprio account Instagram ha voluto ricordare non solo lo stilista ma anche e soprattutto l’amico. "Tra noi c’era un ottimo rapporto, un’amicizia bella e sincera" ricorda Angiolini, tra i premiati nel corso dell’evento dedicato alla moda e al saper fare made in Italy per valorizzare estro, talento e creatività.
"Proprio ieri sera (venerdì, ndr) nel corso di questa premiazione a Messina ho avuto modo di ricordarlo parlando con Mariella Milani ed è emerso il ritratto di un amico sensibile, innamorato dell’umanità, amante del bello, che ricercava sempre nelle persone il lato positivo - racconta Angiolini - ho avuto modo di frequentarlo non solo in ambito lavorativo, spesso sono stato a Firenze in occasione di serate e feste da lui organizzate. Amava molto la natura e gli animali. Aveva la passione per i pappagalli e poi amava i suoi cani".
Ha avuto anche modo di collaborare con lui.
"Mi chiamò per chiedermi dei consigli riguardo alla collezione uomo alcuni anni fa. Andai a Firenze e ricordo che il nostro rapporto fu davvero intenso. Ma di lui ricordo anche i viaggi insieme, in Puglia e poi la vacanza in barca, quella con Andrea Bocelli".
Di Roberto Cavalli è stata spesso sottolineata l’energia.
"Era una persona positiva e sicuramente sì, di grande energia. Era solito ripetere che il suo motto, la frase che meglio lo poteva rappresentare era “il mio successo nasce dal mio eccesso“. Tuttavia devo dire che in passato era stato più grintoso, per certi versi aggressivo, poi era diventato più dolce e semplice. Lunedì tornerò dalla Sicilia e conto di poter essere a San Miniato per un ultimo saluto ad un grande amico".
Tra i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore quello di Enzo Brogi, ex sindaco di Cavriglia. Proprio a Cavriglia lo stilista perse il padre Giorgio. Era il 1944, Roberto Cavalli aveva solo 4 anni quando il padre venne ucciso nella strage ad opera dei nazifascisti. E proprio in memoria del padre ha deciso di chiamare l’ultimo figlio, nato nel marzo 2023, Giorgio. "Mi aveva cercato, quando ero sindaco a Cavriglia, attraverso una comune amica per avere una pubblicazione edita dal Comune sugli eccidi nazifascisti di Castelnuovo dei Sabbioni - ricorda Brogi - C’era Giorgio tra quei disgraziati, impiegato alla Mineraria. Fu preso assieme agli altri uomini e fucilato nel grande muro sotto alla chiesa. Conoscevo bene la storia dell’eccidio ed ogni anno assieme agli altri nomi veniva ricordato anche quello di Giorgio Cavalli, ma non lo avevo mai collegato al celebre stilista. Mi offrii di accompagnarlo al sacrario, ma non se la sentiva, era troppo atroce per lui tornare in quel luogo. Qualche anno dopo, il 4 di Luglio del 2012, poco prima dell’inizio della cerimonia che ricordava le vittime, mi raggiunse con una telefonata “Sto arrivando con tutta la mia famiglia”. Era molto caldo, rimase in piedi per tutta la messa ed i discorsi celebrativi. Alla fine volle mettere dei fiori alla lapide con i nomi dei caduti, piangeva. Sensibile, esuberante, creativo, lo ricorderemo. Un abbraccio alla famiglia".