Presepe vivente. Lo spettacolo torna a Pietraia

Il Presepe Vivente di Pietraia offre due ultime occasioni per vivere un'esperienza unica e magica, con centinaio di comparse e volontari che ricreano una piccola Betlemme. Un'occasione per rivivere la tradizione e la religiosità della nascita di Gesù.

PIETRAIA

Ultime due occasioni per prendere parte al Presepe vivente di Pietraia. L’appuntamento è in programma domani e domenica dalle 17,30 alle 19,30. Il 6 gennaio alle 18,30 la manifestazione si arricchirà anche con l’arrivo dei Re Magi. I primi due momenti di festa nella frazione cortonese, sono stati visitati e apprezzati da tantissime persone, se ne stimano ad oggi già 5 mila, complici anche le belle giornate miti che hanno caratterizzato questo Natale. Un impegno che si rinnova con passione dal 1991 per regalare agli abitanti e ai visitatori un momento evocativo di tradizione e religiosità. "Ripartire dopo la pandemia è stata una sfida importante – racconta la presidente del comitato del Presepe Vivente Sara Baldetti – abbiamo lottato come consiglio direttivo contro le resistenze che ha creato un evento catastrofico come è stato il Covid sia dal punto di vista del volontariato sia economico. Ce l’abbiamo fatta grazie al fatto che siamo un bel gruppo di persone motivate e vogliamo continuare nella nostra piccola Betlemme a creare questo paesaggio e questo sogno che regala emozioni e riesce a immergere i visitatori in un’epoca lontana di 2000mila anni, onorando la nascita di Gesù. Un ringraziamento va a tutto il consiglio e al paese di Pietraia che è tornato unito a dare il proprio contributo. Una grande soddisfazione vedere tanto entusiasmo da parte di tutti. Regaliamo un po’ di magia, semplice gioia di vivere che ci fa tornare un po’ bambini, giocosi per un’ora di pace".

Al presepe che gode del patrocinio del Comune di Cortona, prendono parte un centinaio di comparse. Molti anche i volontari che per mesi lavorano alla preparazione delle scene della piccola Betlemme che viene realizzata ogni anno nel boschetto dietro la chiesa locale. Vengono proposti antichi lavoratori intenti nei loro mestieri, come falegnami, sarte, panettieri, pastori, mugnai, fabbri, armaioli e frangitori d’olive, per dare vita a un mercato colorato, pieno di sorprese tra spezie, tessuti e frutta.

La.Lu.