MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Premio alla carriera a Pupi Avati. Il Valdarno Cinema cala gli assi

La rassegna dedicata alle pellicole d’autore è in programma dal 3 al 7 ottobre al teatro Masaccio

Premio alla carriera a Pupi Avati. Il Valdarno Cinema cala gli assi

Premio alla carriera a Pupi Avati. Il Valdarno Cinema cala gli assi

Uno dei protagonisti assoluti del cinema italiano, Pupi Avati, riceverà il premio alla carriera e sarà l’ospite d’eccezione della 41a edizione del ValdarnoCinema Film Festival, la prestigiosa rassegna in programma dal 3 al 7 ottobre al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni. Per il maestro bolognese che ha firmato la regia di capolavori senza tempo, come "Storia di ragazzi e ragazze" e più di recente "Dante" e "La quattordicesima domenica del tempo ordinario", si tratta di un ritorno, come ricorda il direttore artistico Marco Luceri: "Nel 1986 fu ospite del festival con "Regalo di Natale". Ritrovarlo ancora oggi, a quasi 40 anni di distanza, per il conferimento del Premio Marzocco alla carriera, è per noi motivo di orgoglio". Insomma una presenza che consolida il rapporto affettivo con un autore capace di attraversare le generazioni. Atteso in sala per il 7 ottobre, Avati chiuderà idealmente il ValdarnoCinema presenziando alla proiezione della versione restaurata 4K del suo indimenticabile "La casa delle finestre che ridono". Tutto è pronto quindi per l’appuntamento annuale che trasforma la città in una piccola Cannes per la qualità delle proposte, messe in cartellone dal comitato organizzatore, presieduto da Luigi Nepi, in sinergia con il Comune, il Cineclub Fedic sangiovannese, con il patrocinio della Regione e il supporto di Fondazione Sistema Toscana. Saranno 19 i lungometraggi e cortometraggi in concorso ed è previsto un omaggio a Francesco Nuti, attore e regista scomparso di recente, con la proiezione, giovedì 5, di "Caruso Pascoski di padre polacco", presenti l’ex compagna Annamaria Malipiero e l’attore Antonio Petrocelli. Il sipario della kermesse si alzerà martedì 3 ottobre alle 17, alla Casa della cultura Palomar con la presentazione del libro "Il piccolo diavolo e l’acqua santa. Roberto Benigni dalla dissacrazione al politicamente corretto" di Alfredo Marasti e la visione di "Berlinguer ti voglio bene".

L’inaugurazione vera e propria si terrà alle 21.15 al Masaccio con due proiezioni: il corto "La linea del terminatore" di Gabriele Biasi e il lungometraggio "L’invenzione della neve" di Vittorio Moroni. Soddisfatti il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alla Cultura Fabio Franchi che hanno sottolineato la capacità del festival di "tenere uno sguardo attento e vigile sul cinema e sulla sua promozione e diffusione e anche di anticiparne fermenti e tendenze. Un fiore all’occhiello della programmazione culturale valdarnese e toscana che siamo orgogliosi di ospitare nella nostra città".