Prada cresce ancora: polo in Umbria

Prada investe in Italia con ampliamenti e nuove linee produttive, come lo stabilimento di Torgiano per la maglieria. Il ceo Guerra annuncia ulteriori interventi per il 2024, confermando l'importanza delle acquisizioni nel piano di crescita.

Prada continua a cogliere opportunità di acquisto piccole e medie imprese in Italia e intanto cresce per linee interne con un programma di investimenti che nel 2023 l’ha portata ad ampliare lo stabilimento di Torgiano, vicino Perugia, diventato il polo del gruppo dedicato alla progettazione e produzione dei capi e semilavorati di maglieria. La riqualificazione rientra all’interno dei 60 milioni di investimenti annuali del marchio della moda con una ricaduta anche in termini occupazionali: oggi a Torgiano gli addetti sono 214 dai 105 raggiunti con una precedente riqualificazione realizzata nel 2017, partendo dai soli 39 dipendenti del 2001. "Il gruppo Prada con questo doppio cuore e testa a Milano e nel Centro Italia è riuscito a costruire un network aperto di relazioni e di intelligenza" ha indicato il ceo del gruppo Prada, Andrea Guerra alla presentazione dello stabilimento umbro.

Un polo in grado di dimostrare tutta la forza industriale del gruppo Prada, che per il 2024 ha messo in cantiere altri interventi rilevanti, come la linea di produzione di calzature completamente automatizzata presso lo stabilimento di Levane, un nuovo laboratorio capispalla a Senigallia (Ancona) e una nuova aggiunteria di produzione calzature con quattro manovie all’interno del complesso di Levanella . Dagli ulteriori 60 milioni di investimenti in ambito industriale stanziati per quest’anno, anche per lo stabilimento di Piancastagnaio (Siena), sono "escluse le acquisizioni che stanno diventando un elemento importante", ha indicato Guerra.