
Comix Cafè
Arezzo 22 aprile 2021 - E’ il secondo bar in Italia a farlo dopo quello di Torino. Far pagare meno il caffè e la pasta della colazione a chi si presenta con la tazzina portata da casa. Ha aperto da pochissimi giorni il Comix Cafè di Arezzo, esattamente dal 7 aprile, un atto di grande coraggio in piena chiusura covid, ma si stanno già inventando nuove iniziative per dare una svolta e un segnale che anche le restrizioni si possono reinterpretare a favore del risparmio economico e del rispetto ambientale. Il Comix Cafè è in via Romana, in una grande area in cui si affacciano punti vendita di marche nazionali. A gestirlo sono Luca Pecchi, Marco Peloni e il grossetano Alessandro Andreini. L’idea infatti è stata letteralmente importata dalla Maremma. A Grosseto il caffè abbinato ai fumetti e ai giochi da tavolo è un catalizzatore di clienti di tutte le età, praticamente il fulcro di una movida che ha rilanciato la città. La filosofia del nuovo locale aretino è la stessa, un bar, caffetteria, fumetteria e ludoteca dove è possibile acquistare fumetti e videogiochi, ma anche leggere e passare le serate con giochi da tavolo. Ricreare un luogo di ritrovo e di socializzazioni attraverso comuni passioni quando la riapertura sarà totale.
E così fra Tex, Manga, personaggi Marvel, Zombie, Dylan Dog ed Harry Potter e tanto tanto fantasy arriva l’offerta della tazza da casa. “Con l’asporto stiamo accumulando una quantità enorme di rifiuti - spiega Marco Peloni - a fine serata riempiamo più di due sacchi di quelli grandi solo con i bicchieri e bicchierini di carta per l’asporto di caffè, cappuccini, bevande. Anche in pena zona rossa i bicchierini usa e getta vanno dai duecento ai duecentocinquanta pezzi al giorno. Se moltiplichiamo per tutti i bar, la quantità di rifiuti è enorme. La proposta che facciamo è invitare i clienti a portare la tazza da casa, metterla in borsa o tenerla in macchina. A chi si presenterà con la propria tazzina noi faremo uno sconto”. Il caffè da 1,10 scende a 90 centesimi, caffè e pasta costa 1,80 euro contro i soliti 2,30 euro, ma in nome di una colazione più ecologica ed economica. A ogni tazzina usa e getta va infatti aggiunto anche il coperchio per l’asporto senza considerare i costi per l’acquisto, l’imballaggio, il trasporto. Tutto materiale destinato a “vivere” pochi secondi. E siccome non è detto che con il cambio di colore e di libertà si possa tornare con serenità allo scambio di tazzine di mano in mano al bancone, l’usa e getta come modalità imposta dalla sicurezza sanitaria potrebbe durare a lungo. Ma anche portare tazze da casa potrebbe far pensare a una contaminazione ancora maggiore e a un abbassarsi della guardia.
“Abbiamo studiato a fondo le disposizioni sanitarie e il protocollo che applichiamo è rigorosissimo - spiega Marco Peloni - sanifichiamo tutti i passaggi. Ogni volta cambio i guanti, quando mi viene consegnata la tazzina disinfetto tutti i punti in cui viene in contatto, dal balcone alla macchina del caffè. E in caso di cappuccino o caffè macchiato ogni volta laviamo anche il bricco per scongiurare eventuali contatti e pure schizzi di liquidi. Siamo consapevoli che i passaggi sono tanti e che forse ci complichiamo la vita, ma un colpo di disinfettante in più non è un problema se risparmiamo rifiuti e aiutiamo l’ambiente. Lo facciamo con estrema consapevolezza - continua Marco - anche perché io a gennaio ho perso mia nonna per il Covid. Il nostro esempio può attirare l’attenzione e far riflettere le persone, sensibilizzare su quanto possa essere importante il gesto, anche piccolo, di ognuno di noi”.
Come detto i primi a partire sono stati qualche giorno fa i gestori di un bar nel torinese il bar Ciabot di Villarbasse che propongono un caffè omaggio a chi porta la propria tazza per dieci volte. Una iniziativa che ha avuti tantissimi consensi sui social. E anche ad Arezzo le reazioni sui social sono tutte positive nella pagina del Comix Cafè. Ma c’è anche chi prova a fare il furbo annunciando tazze di taglia “fuori misura”. Nessun problema, resteranno più vuote.