Porta a porta, nuova riorganizzazione Tocca a Ceciliano, Olmo e Ponte alla Chiassa

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Scatta il 9 gennaio la riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti di porta a porta. Introdotto nel centro storico già nel 2019 adesso la novità è la trasformazione di questo tipo di raccolta nelle aree fuori della città dove è già attiva quella domiciliare. E quindi nella zona sud di Arezzo da Olmo a Vitiano, nella zona ovest da Ponte a Chiani a Battifolle e nella parte nord da Ceciliano fino a Ponte alla Chiassa. Cambieranno calendario di ritiro e modalità di conferimento con l’obiettivo di introdurre il sistema di tariffazione puntuale, un sistema di calcolo della tariffa Tari legato alla reale produzione di rifiuti di ogni singola utenza. Nell’ultimo consiglio comunale Donato Caporali ha chiesto chiarimenti sulla modifica alle modalità di raccolta dei rifiuti: "Ci sono state serate informative dove i cittadini hanno manifestato le loro perplessità. È tutto confermato? Come verrete incontro alle critiche"? L’assessore Marco Sacchetti: "Il ciclo dei rifiuti è un servizio in concessione e di conseguenza dobbiamo parlare, dal 2014, di un concessionario. Quest’ultimo fino al 2018 ha prodotto risultati discutibili. Dopo di che è subentrato il metodo Arera e la reazione del gestore stesso è stata di presentare un piano economico-finanziario che prevede il pareggio di bilancio in modo tale da azzerare le perdite che, altrimenti, ricadrebbero sulla tariffa con conseguenti aumenti della Tari.

In questo piano di riorganizzazione, vidimato e valido per tutto l’ambito Toscana sud, è prevista l’implementazione del porta a porta, mantra caro all’opposizione e recitato spesso come panacea. Bene, ora il porta a porta c’è. Non si tratta di una scelta del Comune. L’amministrazione è un mero esattore, al più con compiti di vigilanza sui comportamenti da sanzionare".