La violenza chiama violenza e precede i lavori studiati apposta per disarmare i giardini Porcinai, l’ area verde davanti alla Stazione. Un altro accoltellamento nella notte, dai contorni ancora tutti da definire. Vittima un tunisino di 40 anni: qualcuno lo ha ritrovato sdraiato sulla pista ciclabile, che taglia da parte a parte il percorso verde a due passi dal centro. Al suo fianco una ragazza, che chiedeva aiuto. Intorno tracce di sangue. In base a quanto emerge nella notte l’uomo sarebbe stato colpito più volte: il suo aggressore, un connazionale, avrebbe sferrato cinque colpi ferendolo alle spalle, al viso e alla pancia. Ferite risultano anche alle braccia, ma potrebbero essere frutto del tentativo di difendersi dalla lama che lo colpiva. Ma a preoccupare i medici c’erano soprattutto le ferite all’addome: una zona delicata e fragilissima, nella quale è facile che un coltello possa provocare ferite decisamente non banali.
A quel punto è scattata la mobilitazione inevitabile e immediata. Alla richiesta di aiuto è seguita la corsa dei mezzi di emergenza. Sul posto i soccorritori della Croce Bianca e un’auto medica. L’ambulanza ha portato il ferito al San Donato e qui i medici hanno deciso di procedere a un intervento chirurgico: l’uomo è in gravi condizioni. Intanto nella zona sono scattate le ricerche, per trovare chi fosse coinvolto nel ferimento e magari l’autore. E la notte ha restituito anche un altro ferito: è stato ritrovato poco distante, in condizioni migliori dell’altro. Ma è stato portato al pronto soccorso per essere medicato e curato.
Procede in parallelo l’indagine per capire le cause e i protagonisti del ferimento. L’ipotesi che prende campo è che i due feriti fossero amici e che si siano ritrovati al centro di una sorta di sfida rusticana con un altro gruppo di uomini. Un’aggressione in piena regola? Una lite sfociata nelle coltellate? Solo l’inchiesta potrà dare una risposta, mentre per ora la notte non ha restituito altri protagonisti: è probabile che di fronte alla piega assunta dalla contesa abbiano deciso di fuggire.