Ponte Morandi, un’altra vittima sei giorni fa

Lavoratore muore nel cantiere del Memoriale del Ponte Morandi a Genova. Marco Ricci, 39 anni, precipita per 13 metri. Indagini in corso sulla tragedia sul lavoro.

Stava lavorando nel cantiere del Memoriale che sarà dedicato alla tragedia del Ponte Morandi a Genova, nel punto esatto del crollo dell’agosto 2018. All’imrovviso è precipitato per 13 metri. È morto così Marco Ricci, 39 anni, originario di Roma ma da molti anni residente a Sansepolcro, dipendente della Life, nota azienda di carpenteria metallica. Anche nel cantiere del Memoriale stava lavorando alle infrastrutture. L’ultima, ormai già non più ultima, tragedia sul lavoro che riguarda la nostra provincia è avvenuta il 3 ottobre scorso su quel ponte che il 14 agosto 2018 crollò ingoiando 43 persone. Secondo la ricostruzione degli ispettori Psal (l’equivalente del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, Pissl, esistente in Toscana) , l’operaio stava camminando all’indietro mentre con un collega stava trasportando una griglia. Quando è arrivato su una delle tavole che dovevano chiudere il "buco" del vano dell’ascensore questa tavola, forse non fissata e sulla quale non sembra ci fosse una barriera di protezione, ha ceduto o si è spostata, facendo cadere Ricci nel vuoto.

Immediati i soccorsi del 118, con gli operatori, medici e infermieri, che hanno provato a lungo a rianimarlo sul posto, trasferendolo quindi al San Martino di Genova. Qui le condizioni dell’operaio sono andate peggiorando di ora in ora, finché non è stato chiaro che ormai non c’era più niente da fare. La procura ha aperto un fascicolo. In primis ci sarà da stabilire le figure responsabili nella vasta mappa di appalti e subappalti dei lavori del cantiere. È esclusa, invece, la responsabilità penale del committente, il Comune di Genova.