Polcri, il controribaltone perfetto "Centrodestra, governo con voi"

Il presidente rompe gli indugi e scrive ai consiglieri dell’ex maggioranza per confermare la sua scelta. Li convoca tutti lunedì per l’assegnazione delle deleghe: mossa in tempo per il bilancio, andrà al voto venerdì.

Polcri, il controribaltone perfetto  "Centrodestra, governo con voi"

Polcri, il controribaltone perfetto "Centrodestra, governo con voi"

di Lucia Bigozzi

Il presidente ha rotto gli indugi: timonerà la Provincia insieme al centrodestra. Alessandro Polcri lo ha messo nero su bianco in una lettera indirizzata ai sei consiglieri di quella che fino a ieri era la maggioranza uscita dalle urne nel 2021 e all’opposizione del nuovo corso in stile "bipartisan" dell’inquilino di Palazzo dei Grandi.

Nella missiva Polcri riafferma la sua appartenenza alla coalizione, richiamandone l’identità anche come sindaco di Anghiari, eletto con una civica sostenuta dai partiti, e rinsalda l’alleanza rimarcando il perimetro del governo. E per passare dalle parole ai fatti, Polcri propone un nuovo incontro, con i sei eletti, e lo fissa per lunedi alle 18 in Provincia. Aggiunge che la condivisione dell’azione di governo si sostanzierà nell’assegnazione delle deleghe. Come a dire: sono un uomo di centrodestra e voglio governare con voi.

Richiamo della foresta? Forse. Ma a ben guardare in questa vicenda cominciata con la candidatura alternativa alla presidente uscente Chiassai, proseguita con una elezione sostenuta e salutata dal centrosinistra come avvio di una nuova stagione nel segno della "Casa dei Comuni", culminata con un faccia a faccia di chiarimento con partiti, liste civiche e sindaci "sedotti a abbandonati", si possono rintracciare sfumature e passaggi politici che un mese dopo quel vertice con il centrodestra hanno portato alla svolta. Anzitutto da quella riunione era emersa in maniera netta la linea della coalizione che a Polcri aveva sostanzialmente detto: o con noi o con il centrosinistra. Lo stesso sindaco Alessandro Ghinelli, artefice del faccia a faccia, è sempre stato perentorio sulla possibilità di un’intesa vincolata all’interno di un perimetro politico ben definito e circoscritto al centrodestra. Posizione che sarebbe stata rilanciata dagli "sherpa" lungo i canali di collegamento che non si sono mai interrotti. E che in questa settimana pare si siano intensificati.

C’è poi la data del 24 marzo, giorno in cui il consiglio provinciale è chiamato a votare il bilancio dell’ente. E’ vero che buona parte del lavoro programmato e fatto porta la firma della maggioranza Chiassai, e dunque mettersi di traverso adesso avrebbe voluto dire in qualche modo sconfessare la primogenitura. Ma è altrettanto vero che affrontare l’aula senza i voti del centrodestra sarebbe stata una navigazione perigliosa anche per lo stesso presidente. Cosa cambia la mossa di Polcri?

Non avrà l’effetto di uno tsunami, tuttavia conferma una continuità politico-amministrativa che da un lato, consente al centrodestra di tenere saldamente tra le mani le redini dell’ente fino alla prossima scadenza elettorale che, se la riforma della legge Del Rio prenderà forma in parlamento, potrebbe prevedere il ritorno alle urne già a fine anno. Dall’altro, il fatto di rinsaldare l’alleanza con la coalizione, può tradursi per Polcri in un viatico per guidare senza scossoni l’ente fino alle prossime elezioni e al tempo stesso ritagliarsi un ruolo da protagonista in vista delle tornate elettorali ormai dietro l’angolo (dalle regionali alle europee).

E le ripercussioni nel centrosinistra? La mossa del presidente della Provincia forse arriva inattesa tra i consiglieri provinciali che con lui avevano gettato le basi di una condivisione programmatica che faceva intravedere anche la possibilità di una certa sintonia politica. Ma quando tutto sembrava a buon punto, arriva la mossa, anzi, la contromossa di Polcri. Che lascia uno dei contendenti con il cerino in mano. E non si tratta del centrodestra.