ILARIA CHECCHI
Cronaca

Pioli, svolta in tre mosse. Così il Milan si è rialzato

Dall’aspetto psicologico al gol ritrovato degli attaccanti. E poi il feeling coi tifosi. La squadra ha reagito nel momento più importante. Ora si aspetta Ibra.

Pioli, svolta in tre mosse. Così il Milan si è rialzato
Pioli, svolta in tre mosse. Così il Milan si è rialzato

La grande prestazione di martedì contro il Psg ha sancito la rinascita del Diavolo che, come un’araba fenice, ha saputo risollevarsi trovando la molla giusta per uscire dal complicato tunnel in cui si era infilato: la trasferta di Lecce dovrà confermare che il vero Milan è quello visto l’altra notte e che la vittoria europea non è stata un caso isolato.

Se il club di via Aldo Rossi continua a lavorare per riavere Ibrahimovic in una veste inedita da superconsulente (la trattativa potrebbe chiudersi a breve) Stefano Pioli ha festeggiato, oltre che la convincente prova dei suoi, anche la nascita della nipote Ginevra, figlia di Gianmarco, match analyst rossonero. I motivi della repentina quanto determinante svolta imboccata dalla squadra sono di carattere psicologico, tecnico e ambientale e, in primis, il gruppo sembra aver ritrovato quella coesione che si era persa nelle ultime uscite.

La cena organizzata da capitan Calabria qualche giorno fa per ricompattare l’ambiente e i colloqui fatti nello spogliatoio tra i giocatori, che si sono confrontati senza l’allenatore presente, hanno sortito l’effetto sperato: si è rivisto un team in sintonia e con un atteggiamento totalmente diverso da quello mostrato con l’Udinese.

A rivelare cosa sia successo nelle ore precedenti la sfida di Champions ci ha pensato lo stesso tecnico (che ha deciso insieme al club di non far suonare più a San Siro l’ormai celebre ’’Pioli is on fire’’ per trovare nuovi stimoli): "Credo che quello che ha fatto la mia squadra valga più di qualsiasi cosa possa dire un allenatore: parlare tra di loro, diventare consapevoli del perché non sono venute certe prestazioni è stato decisivo". Coppia d’oro. Aver ritrovato la vena offensiva sotto porta del tandem formato da Giroud e Leao, poi, è stato determinante per rimettersi in corsa verso gli ottavi di Champions: "Dai fratellino, guarda come ci siamo rialzati" ha scritto il francese sui propri social rivolgendosi a Rafa, dimostrando tutto il suo affetto per il talento di casa, autore non solo di un gol da manuale ma di una prova lucida e di sacrificio (ha fatto pure il terzino). Leao ha risposto sul campo ai fischi ricevuti dopo l’Udinese con un’esultanza polemica senza però perdere mai il focus sul match. Il veterano d’Oltralpe si è rivelato ancora una volta decisivo ai fini della vittoria e il suo colpo di testa a sovrastare Skriniar ha cancellato la frustrazione palesata al Maradona dopo la sostituzione. Se la coppia funziona, il Diavolo vola ed è proprio questo che mancava.

La carica del pubblico. Gli oltre 75mila di San Siro, infine, hanno risposto alla grande quando il Milan ne aveva più bisogno: i fischi piovuti dopo il brutto ko con i friulani sono stati accantonati e lo stadio ha sostenuto in modo incredibile la squadra fino al 98’.