
Perché mi fermo qui. Cacioli: "In dieci anni centrati tutti gli obiettivi"
Sindaco Enzo Cacioli, perché dice no al terzo mandato?
"Al termine di dieci anni di impegno amministrativo nei quali ho verificato una bellissima esperienza, pure se complessa, penso che siamo arrivati alla chiusura di una parabola, alla realizzazione di tutto ciò che siamo stati in grado di fare. Abbiamo lavorato bene al servizio della comunità e ritengo che dieci anni siano sufficienti per portare a termine il programma elettorale".
Che bilancio traccia?
"Sinceramente, ho la consapevolezza di essere riuscito a fare il 90 per cento di quello che avevamo previsto e spero di concludere entro la fine del mandato ciò che abbiamo programmato per quest’anno".
Cosa non è riuscito a realizzare finora?
"I lavori previsti nel piano delle opere del 2014 che tuttavia partiranno nei prossimi mesi".
Al di là della su scelta, è favorevole o contrario al terzo mandato?
"Credo sia una proposta positiva, a parte le motivazioni politiche e contingenti su europee e amministrative. Credo vada bene anche un mandato più lungo, quindici anni, per una persona che ha la passione per l’impegno politico servizio della sua comunità. Tuttavia, resto dell’idea che un sindaco non si deve candidare ma deve essere candidato".
Sindaco per quindici anni, non c’è il rischio di un monopolio amministrativo concentrato su una persona?
"Senza giudicare nessuno, ritengo che ogni situazione vada valutata singolarmente. Non c’è dubbio che si tratta di un tempo lungo, ma il punto è come lo esercita la persona che lo incarna. Se la gestione è personalistica, si può fare del ruolo di sindaco un elemento di protagonismo e di dominio nel contesto locale. Certamente, occorre valutare caso per caso".
Lucia Bigozzi