Un’altra mattina di passione per i pendolari aretini che si muovono in treno per lavoro e studio. Ieri un guasto alla stazione di Arezzo alle 7.20, in breve tempo ha fatto accumulare ritardi fino a 50 minuti e causato la soppressione di alcuni treni.
"Gli ennesimi ritardi" tuonano dalle banchine lavoratori e studenti. Tanti in attesa, è infatti l’ora clou: le 7.20, l’ora in cui i treni sono super affollati di pendolari che "corrono" a lavoro e a scuola. A quell’ora Rfi comunica che sulla linea convenzionale Firenze–Chiusi, direzione Firenze, la circolazione ferroviaria è rallentata in prossimità di Arezzo per un inconveniente tecnico alla linea. I primi effetti sulla mobilità ferroviaria parlano di rallentamenti fino a 30 minuti. In quel momento, sempre Rfi, fa sapere che sono al lavoro i tecnici per cercare di ripristinare quanti prima la viabilità. Un’ora dopo, sono le 8.38, la circolazione ferroviaria, precedentemente rallentata in prossimità di Arezzo, torna ad essere regolare dopo l’intervento dei tecnici che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea. Intanto gli effetti sulla mobilità ferroviaria si sono fatti sempre più sentire. I ritardi hanno raggiunto i 50 minuti per un Intercity, il 580 per Milano Centrale, e fino a 25 per i Regionali, tre dei quali sono stati limitati e tre cancellati. "Stiamo vivendo in una situazione assurda che però è ormai diventata la normalità" spiega Maurizio Da Re, portavoce del comitato pendolari Valdarno direttissima. "È un continuo tra guasti ai binari, ai treni, ritardi sull’alta velocità con regionali spostati sulla linea lenta. I disservizi ormai sono una norma" continua a spiegare.
I pendolari ogni giorno sono costretti a sopportare ritardi tra i 15 e i 30 minuti. A questi si vanno a sommare gli eventi "eccezionali", che poi tanto eccezionali ormai non sono più". "Nove mesi fa, con gli altri due comitati dei pendolari della provincia, siamo andati a parlare con l’assessore regionale Stefano Baccelli per esporre le nostre problematiche e presentare proposte: da allora non abbiamo mai avuto una risposta. Siamo all’esasperazione, non sappiamo più a che santo rivolgersi. L’assenza politica della Regione è disarmante" accusa Da Re. La notizia dei ritardi è arrivata presto anche sui social, in cui ormai però non fanno più grande scalpore. "Più che guasti temporali, sono permanenti" scrive un pendolare sulla pagina Facebook del comitato; sì perché "Guasti alla stazione, con conseguenti ritardi, sono stati segnalati anche ieri (ndr giovedì)" risponde un altro viaggiatore esasperato dalle ore di lavoro perse, passate sulla banchina di una stazione o fermi a bordo di un treno, che per l’ennesima volta è in ritardo.