Pd, bufera Schlein: e il partito si posiziona

Enzo Brogi ne sposa la causa, Ceccarelli frena, "è una fase di riflessione". La grande tentazione della sinistra interna e di Area Dem

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AREZZO

Per ora restano quasi tutti sottocoperta. La "battaglia" del congresso nei fatti non è neanche iniziata e prima di arrivare ai minuti di recupero, di sicuro infiniti come quelli dei mondiali, ce ne vorrà. Ma è chiaro che la candidatura annunciata domenica di Elly Schlein è una di quelle ventate che fanno sbattere le porte e le finestre del partito democratico in ogni dove.

La "pasionaria" bolognese ha già lanciato il suo appello a non far cadere nel vuoto la sua mossa e ci mancherebbe avesse chiesto il contrario. Per ora l’unico ad uscire allo scoperto con una certa forza è stato Enzo Brogi, storico sindaco di Cavriglia e da poco ex presidente del Corecom. Che addirittura è andato di persona al Monk di Roma, presente al fatidico annuncio. "A me continuano ad attrarmi i giovani ostinati e contrari, quelli coraggiosi che non intendono arrendersi, che vogliono rompere gli schemi, cambiare la rotta, che combattono le disuguaglianze e le ingiustizie. Per questo oggi sono venuto a Roma, in una periferia degradata, un non luogo delle grandi città".

Non turismo ma politica. "C’era Elly Schlein al Monk, uno spazio di musica e di cultura “perché solo dalla musica e dalla cultura possono germogliare idee e progetti nuovi”. Si è candidata a fare la segretaria PD. Una grande sfida culturale, politica e umana. Osservo e le auguro riesca ad accendere questa speranza". Ed un hastag che lascia poco spazio al dubbio: #partedanoi (lo slogan della campagna). Brogi dopo la primavera di Renzi cambia baricentro o forse recupera il suo più tradizionale.

Gli altri? Vincenzo Ceccarelli era dato tra quelli più pencolanti in quella direzione. Ma con l’appeal del saggio rimanda ogni decisione. "E’ una fase di riflessione, vedremo": ammette solo che si tratta di una evoluzione interessante.

L’appello Schlein si rivolge in prima battuta, non è un mistero, all’area Dem, quella guidata da Franceschini e che trova proprio nell’aretino, a Cortona, uno dei suoi punti di forza. E alla sinistra del partito, che nel tempo si è posizionata con Cuperlo e con Zingaretti: anche da minoranza ai tempi ormai lontani della segreteria Renzi.

Un piano nel quale tra i personaggi più in vista c’è Donella Mattesini, ex senatrice e assessore, data tra i più vicini alle posizioni della nuova candidata.Tra i personaggi non si esclude un ritorno più convinto alla vita politica anche dell’ex segretario provinciale Massimiliano Dindalini, anche se in questo momento più impegnato sul fronte delle categorie. L’attuale segretario Francesco Ruscelli è vicino a Paola De Micheli, altra potenziale candidata sulla rampa di lancio: ma se questa scesa in campo saltasse non è escluso possa convergere sulla nuova arrivata.

E tra i nomi interessati almeno come area politica interna ci sarebbero quelli del capogruppo in Comune Donato Caporali, dell’ex civatiano Filippo Gallo, di chi arriva dall’esperienza sindacale. Mentre appare distante il fronte degli ex renziani o di area riformista. Ma siamo solo all’inizio, così come per l’altra candidatura forte, quella di Stefano Bonaccini. E queste partite si decidono solo ai minuti di recupero.

Alberto Pierini