
Il governatore Giani e la presidente dell’Umbria Stefania Proietti firmano l’intesa
Non solo acqua, ma anche trasporti e sanità. Il "Patto del Trasimeno" è già considerato un accordo storico. Perché come ricorda il governatore toscano Eugenio Giani "è un percorso più che ventennale, che indubbiamente giunge a conclusione di un inter su cui tante figure dal punto di vista tecnico, politico hanno lavorato" e si tratta di un primo passo concreto verso il completamento dei distretti irrigui ma anche dell’opportunità, in collaborazione con l’Umbria, di perfezionare l’intesa che tratterà anche altri fondamentali temi, quali le infrastrutture, con in testa la stazione dell’Alta velocità, e la sanità.
Umbria e Toscana possono dunque rappresentare insieme "un asse per quell’Italia mediana che vuole riacquistare tutta l’importanza che deve avere come cerniera tra nord e sud", come sottolinea la presidente umbra Stefania Proietti parlando di una collaborazione che sarà istituita "su più fronti". Citando, infrastrutture, turismo, accoglienza, la sanità. "Da qui si parte per andare lontano insieme". Riguardo alla stazione Medioetruria, Proietti dice che "serve prima possibile". "Dobbiamo uscire da un isolamento che non è più compatibile con l’essere una Regione di un grande Paese come l’Italia, in una grande Europa. L’obiettivo è di vedere insieme, anche con i tecnici di Rfi, la migliore soluzione possibile".
Giani rilancia una collaborazione istituzionale costruita e ricercata per portare i maggiori benefici a toscani ed umbri in termini di servizi. Un asse certo agevolato dall’appartenenza allo stesso schieramento politico ma che va oltre e si concentra sui risultati per lo sviluppo dei territori. È il filo col quale Giani in questi mesi ha cucito la trama del dialogo con l’Umbria. Che passa anche dal dossier Medioetruria. "È il primo atto di una volontà di intesa fra le due regioni che spazia su più versanti - dice Giani -. Un atto che abbiamo portato avanti insieme alla presidente Stefania Proietti in una cornice generale che riguarda tre aspetti: acqua, stazione Medietruria e prospettiva di integrazione nell’ambito del servizio antincendio. Il capitolo legato all’acqua prende oggi concretezza con la firma dell’accordo di programma, alla presenza anche del Commissario nazionale; gli altri due saranno oggetto di successive intese".
Il patto del Trasimeno sancirà anche una svolta cruciale per la Valdichiana: il completamento della rete irrigua alimentata dall’acqua di Montedoglio. Su Medioetruria, Giani ha ribadito "assoluto dissenso e contrarietà a Creti, dove non è ambientalmente sostenibile una colata di cemento in piena Valdichiana; si tratta di un territorio che abbiamo recuperato per un uso positivo dell’agricoltura: ritengo sbagliato costruire una stazione ferroviaria, peraltro lontana dal percorso lento della ferrovia. Lavoriamo invece per fare la stazione a Rigutino". E ancora "continueremo ad approfondire perché ci sia un progetto che prima di tutto deve essere condiviso e funzionale al fatto che l’Umbria sia una direttrice di comunicazione. Se facciamo una stazione un pochino più in là faremo le strade per arrivarci, in modo tale che dall’Umbria non ci si renda nemmeno conto di quella che è la distanza".
Non a caso, il governatore rilancia l’impegno al potenziamento della rete stradale: "Sarà completata la strada di grande comunicazione tra Bettolle e Cortona, realizzata la circonvallazione di Camucia e il potenziamento viario tra Castiglion Fiorentino e Rigutino: si tratta di una viabilità di grande comunicazione, non ordinaria. A questo si aggiunge il vantaggio dello scambio ferro-ferro nell’hub a Rigutino".