"Cosa fare quando il mondo è in fiamme?". Il Moby Dick Festival cercherà di dare una risposta a questo interrogativo con spunti, riflessioni, dibattiti. Su il sipario sulla settima edizione della rassegna culturale che si terrà domani e domenica all’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini. Un programma "coraggioso", come lo hanno definito gli organizzatori, caratterizzerà la due giorni del sapere e dei saperi, del costante dialogo alla ricerca di nuove chiavi di lettura attraverso le quali interpretare l’epoca che stiamo vivendo. Ad aprire il festival ci penserà un amico del Moby Dick, presenza fissa da molti anni. Sarà infatti Vittorio Emanuele Parsi il protagonista del primo panel fissato per domani alle 16. Politologo, professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, Parsi cercherà di fotografare tutti i principali conflitti in corso nello scacchiere globale, oltre a proporre una disamina sul concetto di patria e volgendo infine lo sguardo alle elezioni americane del 5 novembre. A partire dalle 17,20 sarà il turno dell’ospite d’onore della kermesse, lo scrittore svedese Jonas Hassen Khemiri, che vive e lavora a New York.
Dialogherà con il giornalista di Repubblica Antonio Gnoli in una conversazione dal titolo "Il fuoco tragico del presente" per parlare di società, immigrazione, individualità e famiglia. Alle 18,30 arriverà la scrittrice tedesca Manja Praekels. Insieme a Stefano Vastano cercherà di descrivere come si presenta oggi la ex Germania Est, per capire cosa è cambiato dalla riunificazione e quali siano i problemi che affliggono oggi quella parte di territorio tedesco. Alle 21,15, invece, il professor Paolo Colombo, ordinario di Storia delle istituzioni politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, porterà in scena uno spettacolo su John Fitzgerald Kennedy per ribadire l’importanza delle parole all’interno del dibattito politico. Si riparte domenica alle 15 con l’imprenditore valdarnese Fabrizio Bernini, che insieme a Filippo Boni presenterà l’autobiografia "Qualsiasi cosa accada". Sempre Boni dialogherà successivamente con lo scrittore Angelo Ferracuti, autore di "Il figlio di Forrest Gump", un memoir che racconta la propria esperienza di vita con il padre e allo stesso tempo un pezzo di storia d’Italia. Uberto Merli Zuccardi terrà invece una lectio magistralis sull’assuefazione alla morte e su come ci siamo abituati a vivere le esperienze negative. Chiuderà il festival lo psicanalista Massimo Recalcati, altro habitué del Moby Dick, che rileggerà il testo biblico incentrando la sua analisi sul concetto di desiderio. Alle 21,15, in chiusura dell’evento, spazio al cinema con la proiezione della pellicola "Gli indesiderabili" di Ladj Ly, che affronta il tema della questione abitativa in Francia e in Europa. Nella passata edizione sono saliti sul palco dell’auditorium Le Fornaci, tra gli altri, Antonella Viola, Francesca Mannocchi, Andrew Sean Greer e il Premio Nobel per la Pace 2022 Irina Scherbakova.