SONIA FARDELLI
Cronaca

Parnetti dalla piazza al commento tv: "La mia passione per Palii e Quintane per dare un contributo alla Giostra"

Il quartierista di Santo Spirito e maestro di campo in giro per l’Italia sarà la ‘seconda voce’ di Teletruria "Aprirò un dibattito sulle manifestazioni collaterali. L’araldo? Stimo Chiericoni, volevo collaborare con lui".

Parnetti dalla piazza al commento tv: "La mia passione per Palii e Quintane per dare un contributo alla Giostra"

Il volto nuovo della tv del Saracino è Roberto Parnetti. L’appassionato di Giostre, Quintane e Palii dopo aver girato la penisola facendo da speaker e a volte anche da maestro di campo in vari eventi storici e dopo aver creato la Giostra di Olmo, è entrato nella squadra di Teletruria come commentatore della Giostra e di tutte le altre manifestazioni collaterali.

Un incontro fissato per oggi dovrebbe decidere il piano d’azione per le "50 ore di Giostra" e anche sull’eventuale coinvolgimento di Andrea Lanzi e Giorgio Marmorini, per anni commentatori tecnici di Teletruria.

"Sarò il co-conduttore insieme a Riccardo Ciccarelli – spiega Roberto Parnetti – per il resto dopo l’addio di Luca Caneschi non so chi sarà in squadra con me e quante ore di trasmissione vorrà fare Teletruria con il nuovo direttore Luigi Alberti".

Parnetti, cosa porterà nelle sue trasmissioni sulla Giostra?

"Questo lo dovremo decidere insieme alla dirigenza di Teletruria. Io metto a disposizione tutte le mie conoscenze storiche e i tanti contatti che ho in giro per l’Italia in oltre trenta manifestazioni storiche. Mi piacerebbe portare in trasmissione personaggi di altri tornei per un loro giudizio e contributo sulla Giostra. Poi voglio aprire dibattiti anche sulle manifestazioni collaterali per vedere se ci sono nuove idee o cose da cambiare".

Cosa non farà mai invece in trasmissione?

"Non farò mai le pagelle dei giostratori. Non voglio dare giudizi. Basta un niente nella Giostra per essere identificato con un quartiere. E in questo mio nuovo ruolo voglio essere davvero sempre sopra le parti".

Cosa ne pensa di Tv 2000 che fa la diretta nazionale?

"Ne ho sentito parlare con insistenza ma nessuno mi ha contattato. Certo che se mi arrivasse una proposta del genere l’accetterei subito, ma mi trovo benissimo a Teletruria".

Si è parlato di lei come araldo della Giostra o almeno come vice. Giusto?

"Stimo moltissimo Francesco Sebastiano Chiericoni e mi sarebbe tanto piaciuto lavorare con lui. Ma non si è mai concretizzato nulla. Io ho sempre messo le mie competenze a disposizione del mondo della Giostra, anche semplicemente di chi voleva scrivere un libro. E così continuerò a fare".

Domanda scherzosa: meglio la Giostra del Saracino o quella di Olmo?

"La Giostra di Olmo è una mia creazione e sono riuscito a creare una grande squadra che mi supporta in tutto, ma non ha confronto con quello che provo per la Giostra. Da aretino vivo il Saracino con una passione unica. Prima di segnare mio figlio all’anagrafe, gli ho fatto la tessera del quartiere. Sono cresciuto a Santo Spirito dove sono stato presidente del Comitato giovanile, consigliere nel direttivo per dodici anni e anche direttore del periodico Il Bastione. Adesso non ho ruoli".