Parco fluviale nel mirino "Sponde a rischio frane"

I residenti della frazione richiedono pulizia e sistemazione degli argini. Una zona molto popolosa dove l’area verde a ridosso del torrente non è sicura

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di Maria Rosa Di Termine

Il Parco fluviale di Levane, che si sviluppa lungo il torrente Ambra, ha bisogno di essere riqualificato e tutelato dai rischi idraulici. Lo richiedono i residenti della popolosa frazione che negli anni hanno segnalato criticità evidenti dell’area verde e nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Montevarchi il gruppo del Partito Democratico si è fatto portavoce dell’esigenza imprescindibile per chi abita in paese di poter contare su uno spazio fruibile e sistemato a dovere.

Il consigliere Luciano Rossetti ha riepilogato in una mozione le carenze, a cominciare dal potenziale pericolo dovuto a movimenti franosi delle sponde del piccolo fiume sul quale si dipana il sentiero fino a Bocca d’Ambra e dagli odori nauseabondi provenienti dal collettore fognario nella zona. E ancora il cattivo stato delle recinzioni e delle staccionate, dei giochi per i bambini e dell’area di sgambatura cani peraltro priva di cestini per la raccolta degli escrementi e di una fontanella per abbeverare gli animali.

Infine, ha sottolineato l’esponente di opposizione, la mancata cura di piante e arbusti con rami spezzati dal vento lasciati a terra e un taglio dell’erba insufficiente.

Da qui il sollecito agli amministratori a riqualificare in toto il parco con interventi puntuali e ad adoperarsi con gli enti competenti per verificare i cedimenti spondali, ripristinando le condizioni di sicurezza.

L’assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Posfortunato ha assicurato l’impegno di Palazzo Varchi per stare al passo con le manutenzioni di una zona realizzata alcuni decenni fa. Quanto al terreno dedicato agli amici a quattro zampe, ha ricordato che, sebbene creato di recente, nel tempo è stato oggetto di interventi per riparare diversi danneggiamenti, mentre l’acqua non è stata collegata per i costi eccessivi necessari all’allaccio alla rete idrica troppo distante. Sulle maleodoranze dello scolmatore fognario poi è stata informata Publiacqua invitandola a provvedere.

Discorso a parte per gli argini e il relativo camminamento. "E’ un argomento che ci sta a cuore – ha affermato Posfortunato – e per questo l’estate scorsa abbiamo svolto un sopralluogo congiunto con Genio Civile e Polizia fluviale. Dalle verifiche sulle mappe aggiornate con foto aeree è emerso che il torrente ha cambiato il suo corso, discostandosi in un tratto addirittura di 25 metri da quello originario. Quindi l’attuale sentiero attraversa aree private che niente hanno a che vedere con la proprietà demaniale.

Un’evoluzione che rende problematico programmare soluzioni concrete in tempi rapidi. Siamo intenzionati ad attivarci in maniera forte con gli enti superiori, Regione Toscana compresa, perché si facciano carico della situazione dell’Ambra".