Palio di Sant’Egidio: balestrieri per un giorno

Appuntamento fra tradizione e fede, dove tutti possono affiancare i tiratori ordinari. Il clou stasera al campo "Luigi Batti"

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di Claudio Roselli

Religione e tradizione a braccetto, per la comunità di Sansepolcro, nella giornata odierna, che ricorda Sant’Egidio, uno dei fondatori della città. Dopo la messa delle 9, vi sarà quella solenne delle 18 con la dedicazione della concattedrale; il rito sarà celebrato da monsignor Marco Salvi, biturgense che svolge le funzioni di vescovo ausiliario nella diocesi di Perugia e Città della Pieve. Al termine, verrà inaugurato il restauro di un quadro dipinto da Federico Zoi, pittore locale del XVII secolo e raffigurante la Strage degli Innocenti, che dalla sacrestia ritroverà il suo posto in chiesa. Anticamente, poi, il 1° settembre era giorno anche di mercato e di pacifica sfida fra i balestrieri di Sansepolcro in quella che rimane ancora la gara storica in assoluto, ossia il Palio in onore di Sant’Egidio, il quale offre la possibilità anche ai cittadini del Borgo di cimentarsi dai 36 metri assieme ai tiratori ordinari, purchè abbiano inoltrato preventiva richiesta alla società armigera. E qualcuno spesso ha pure vinto o è salito sul podio.

L’appuntamento è per le 21 al campo di tiro "Luigi Batti", ma la vera notizia è un’altra: "Sono 25 i non balestrieri che parteciperanno al Sant’Egidio – ha sottolineato il presidente Stefano Tarducci – e mi sembra che sia un numero da record o quasi. Certa rimane però una cosa: è la dimostrazione del fatto che c’è voglia di balestrare e di avvicinarsi sempre più alla nostra società, il che mi sembra abbastanza significativo". Ricordiamo che l’edizione 2021 del Palio di Sant’Egidio ha visto prevalere Giacomo Panichi. Intanto alle 18, sempre di oggi e nella sala consiliare di Palazzo delle Laudi, verranno tolti i veli al drappo che andrà alla città vincitrice del secolare Palio di domenica 11 settembre in piazza Torre di Berta, realizzato dal duo artistico di Giovanna Bianco e Pino Valente attraverso il progetto "Le parole e le mani", coordinato dall’associazione CapotraveKilowatt. Un progetto che ha coinvolto la realtà di Sansepolcro, se si pensa che sono stati utilizzati panni di uso quotidiano donati da 50 cittadini. La trama dei tessuti è stata disfatta dall’associazione "Una valle di donne" e ritessuta insieme da 68 allievi di quattro classi del liceo artistico "Giovagnoli", guidate dalla professoressa Patrizia Giovagnini. La fase finale della tessitura ha visto la collaborazione della sarta Marilena Lanzi, mentre i ricami sono opera del laboratorio "Rosanna Creazioni".