VALTIBERINA
Cronaca

Pali del telefono nei campi. I sindaci dal prefetto: "Disagi per molti residenti"

Dopo il caso del contadino di Badia Tedalda la problematica si allarga. Al vertice con De Luca partecipano Santucci e i colleghi di Caprese e Sestino.

Pali del telefono nei campi. I sindaci dal prefetto: "Disagi per molti residenti"

di Claudio Roselli

Finisce in Prefettura ad Arezzo la questione relativa ai pali in legno e ai tralicci caduti su boschi e terreni nella zona di Badia Tedalda dopo il caso di un residente nel paese badiale, Felice Bravaccini, che non può lavorare il suo campo perché da tre anni è invaso da pali e cavi e lui non può toccare nulla, ma allo stesso tempo non ha ricevuto ancora risposta alle segnalazioni inviate a chi di competenza.

"L’incontro è stato fissato per martedì 21 novembre – ha detto il sindaco di Badia Tedalda, Alberto Santucci – e con me ci saranno anche i colleghi Franco Dori di Sestino e Marida Brogialdi di Caprese Michelangelo, perché questi territori soffrono lo stesso problema. La dottoressa Maddalena De Luca si è dichiarata disponibile a convocare Telecom, Tim ed Enel per i tralicci, più verrà anche Anas per la questione delle buche a Badia Tedalda sul fondo stradale, sia per chi va verso Pennabilli, sia per chi percorre la 258 in direzione del valico di Viamaggio".

Tralasciando il capitolo viabilità e concentrandoci sul caso di Bravaccini, quale situazione vige, sindaco Santucci, nel suo Comune? "Quella di una manutenzione che da lungo tempo è mancante, soprattutto nelle frazioni: come accade spesso in inverno, arriva la neve, casca il traliccio e per due giorni chi vive nelle località più defilate rimane senza energia elettrica, per cui dobbiamo ricorrere ai gruppi elettrogeni. Per non parlare dei tanti pali ammalorati".

Lo stesso primo cittadino entra poi nello specifico: "Per ciò che riguarda la rete fissa di Telecom, gli interventi prioritari vengono effettuati laddove c’è un’utenza numericamente maggiore, al contrario dei luoghi nei quali è poca. È capitato a Pratieghi e a Fresciano che si siano verificati danni e che il cittadino non abbia potuto disporre di questo servizio per settimane. Serve di conseguenza un piano di manutenzione delle reti fisse a conoscenza dei Comuni. Passando poi alla telefonia mobile, vi sono zone addirittura sprovviste di copertura: a Ca’ Raffaello, Santa Sofia e in alta Marecchia il segnale è assente in più punti e quindi, senza Telecom e senza Tim, il rischio di isolamento diventa concreto. L’implicazione relativa al campo di Felice Bravaccini è emblematica di un contesto nel quale, non essendo mai stata eseguita manutenzione, le conseguenze dei danni si estendono anche ad altri aspetti".