Palaffari, Mattarella: "Il rilancio del Paese parte dai comuni". E cita Guido Monaco

L'accoglienza iniziale dalla presidente della Provincia Chiassai e dal sindaco Ghinelli: "E' un onore avere qui questo evento". Anci: "Peccato tanti in piedi"

Mattarella al Palaffari

Mattarella al Palaffari

Arezzo, 19 novembre 2019 -  Ore 18.22 Interviene il presidente della Repubblica Mattarella al congresso dell'Anci. "Un intervento accalorato sulle difficoltà dei sindaci e sul fascino del vostro lavoro" ha introdotto commentando l'intervento del presidente Anci Antonio De Caro. "E' la stagione dell'interdipendenza tra paesi e continenti e il dialogo tra le parti della Repubblica deve essere improntato non da una camicia di forza sul sistema delle autonomie. La Repubblica serve il cittadino e le comunità, nel perseguimento dei leggittimi interessi dei cittadini". Invita ad un rilancio del paese partendo dalle autonomie locali e dagli investimenti. "La sfida va costruita insieme ai comuni, dalle loro esperienze quotidiane, dalle loro pratiche buone". 

Mattarella mette l'accento sull'ambiente, "stretto legame tra comportamenti civili virtuosi e le decisioni dei governanti". Insiste "sulla politica dei rifiuti, sul rilancio delle periferie urbane e sulla innovazione tecnologica". "Diventiamo l'avanguardia di un nuovo sviluppo puntato sull'ambiente" insiste Mattarella, chiedendo allì'Italia, a partire dai comuni, di aiutare l'Europa. "Senza i comuni non saremmo in grado".

"La qualità della vita è fondamentale per la trasformazione, le città sono il motore decisivo di trasformazione". Appello al ruolo di università, enti di ricerca, fornitori di servizi. "Il nuovo sviluppo metta insiem ele eccellenze con la riduzione del divario sociale: ma i Comuni non vanno lasciati soli, a cominciare dai piccoli comuni e dai luoghi montani".

Insiste sul riequilibrio tra le realtà, da quelle ricche a quelle più povere. Insiste sulla semplificazione amministrativa. "La capacità competitiva passa anche da qui, dai piccoli e dai grandi comuni". "Vanno coinvolte tutte le istituzioni, e con esse i corpi intermedi, in un'impresa di rilancio del Paese, che tenga insieme innovazione e giustizia, qualità e competitività, effettività dei diritti e coscienza dei doveri di solidarietà".

Il Paese deve rinascer dai Comuni, dai cittadini, dai territori:è il tono e il tenore di tutto l'intervento di Mattarella. "Questa città ha inventato il linguaggio della musica con Guido d'Arezzo, anche noi dobbiamo scoprire linguaggi innovativi. I comuni devono essere motore di un rinnovato senso civico. I Comuni diventino battistrada di una nuova stagione per il Paese"

Ore 17.20 Antonio De Caro, fresco presidente rinniovato alla guida dell'Anci, si affaccia sulla platea. "Mi dispiace che tanti sindaci restino in piedi, me ne prendo per primo la colpa" sussurra. Poi il saluto al presidente della Repubblica e l'appello ad un maggiore ruolo dei sindaci, alle esigenze dei territori, alle realtà che sono state ferite e segnate dal maltempo, dalle frane, dagli allagamenti. "Nei Comuni passa la storia e la vita dell'Italia: e i piccoli Comuni vanno salvati".

Ore 17. E' il sindaco Alessandro Ghinelli, subito dopo il saluto della president della Provincia Silvia Chiassai, a dare il benvenuto ai sindaci e a fare un discorso di accoglienza ai mille partecipanti.

"E’ per me, e per tutti gli aretini, un onore grandissimo e una altrettanto grande emozione avervi qui, in un momento storico molto particolare sia per l’Italia che per l’Europa, sia, mi verrebbe da dire, per il mondo" ha spiegato Ghinelli, prima di ricordare le radici della città, la sua anima di città dell'oro e insieme di attenzione alla cultura, al turismo e ai servizi.

Ore 16.40. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla trentaseiesima assemblea nazionale dell'Anci 'Ascoltare, decidere, migliorarè in corso Arezzo, dove partecipa alla cerimonia di apertura. Il Capo dello Stato è stato accolto da un applauso dei circa mille sindaci presenti in platea e dall'esecuzione dell'Inno di Mameli.

Tra i sindaci che sono già arrivati al congresso ci sono il primo cittadino di Roma Virginia Raggi, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

Torna ad Arezzo un presidente della Repubblica dopo altri illustri predecessori che hanno calcato questa terra in occasioni importanti. E importante è l’occasione di oggi, l’assemblea nazionale dei Comuni d’Italia che Sergio Mattarella inaugura. Pomeriggio speciale al palaffari: il capo dello stato ha fatto il suo ingresso nella struttura fieristica alle 16.40 per il ’battesimo’ di una manifestazione che fa onore ad Arezzo e al suo ruolo riconosciuto di città media, baricentro della penisola.

Ad accoglierlo oltre mille sindaci, ospiti della città e che già in mattinata hanno rinnovato il presidete dell'Anci, confermando il sindaco di Bari Antonio De Caro. In una città che anche nella grande serata sotto le Logge offrirà il meglio di se stessa. Soddisfatto anche Alessandro Ghinelli, il primo cittadino che sull’evento ha puntato molto e che a Mattarella avanzerà alcune richieste fra cui quella di mettere una parola fine, attraverso il completamento dei risarcimenti, alla vicenda dei risparmiatori della ex Etruria.

Tutto è pronto al palaffari per accogliere il capo dello stato. All’interno è stata anche allestita una sala privata, sormontata da una gigantografia di piazza Grande, per consentirgli momenti di relax nell’ambito del programma. Piazza Grande appunto: sarà protagonista del centro fieristico con un padiglione, il Chimera West, a essa completamente dedicato.

Giusto così: Arezzo può sfruttare la chance mettendo in mostra i suoi migliori biglietti da visita, anche in un’ottica di allargare il versante del turismo congressuale, obiettivo da sempre dichiarato ma mai compiutamente raggiunto. L’assemblea Anci vedrà in mattinata il suo inizio formale, ma è nel pomeriggio il clou della giornata. Sono queste anche le ore in cui massimo sarà il presidio di sicurezza esteso a tutta l’area.

E’ stato studiato nei minimi dettagli, l’ultima riunione si è tenuta ieri in prefettura, preceduta da più di un’ispezione, sia da parte della polizia (è il questore Salvatore Fabio Cilona il responsabile dell’ordine pubblico) che da parte del nucleo del Quirinale, addetto a preparare ogni visita di Mattarella senza trascurare neppure i particolari minori per tutelare la sicurezza del presidente.

Ma sempre, nelle occasioni sensibili, il coordinamento delle forze di polizia aretine ha funzionato in modo egregio e anche stavolta tutto è stato preparato a puntino. L’esordio in grande stile della tre giorni dell’Anci sarò seguito domani da un’altra giornata speciale, con l’arrivo del premier Giuseppe Conte, di sei ministri, di personaggi dello sport, del giornalismo e della cultura, tutti protagonisti di una serie di incontri, tavole rotonde, workshop (a uno, parteciperà anche Facebook Italia), in un tourbillon di argomenti.

Ma occhio anche ai risvolti politici dell’evento: ad esempio il presidente dell’Anci Antonio De Caro, che veleggia verso la conferma, viene considerato come uno degli emergenti del Pd, in corsa anche per la segreteria nazionale del partito. E come lui, in tutti gli schieramenti, sono molti i sindaci presenti con un ruolo di primo piano nelle rispettive forze politiche.