Otre 3 milioni di euro investiti per la sicurezza idraulica dell’Arno

Otre 3 milioni di euro investiti per la sicurezza idraulica dell’Arno

Otre 3 milioni di euro investiti per la sicurezza idraulica dell’Arno

MONTEVARCHI

Realizzazione di un manufatto di immissione del corso d’acqua denominato "Fosso Reale" nel Borro del Quercio a San Giovanni, con un investimento di 300 mila euro; ripristino di un’erosione spondale in riva sinistra dell’Arno a Montevarchi per un costo di 600mila euro; realizzazione di opere di protezione di sponda sul torrente L’Oreno tra i comuni di Laterina Pergine e Terranuova Bracciolini con un progetto da 500.000 euro. Queste alcune delle opere che saranno messe in cantiere nel 2023 dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che investirà tre milioni di euro per la messa in sicurezza idraulica di un vasto territorio, che va da Levane a Rignano sull’Arno. L’obiettivo è quello di fronteggiare anche gli eventi estremi che un clima ormai "impazzito" rende sempre più frequenti e violenti. Nell’anno in corso, la strategia, studiata dall’ente, seguendo le disposizioni regionali, le indicazioni dei tecnici che passano al setaccio il territorio, gli amministratori locali e i cittadini, che ben conoscono le criticità dei corsi d’acqua della vallata, interesserà 260 km di aste fluviali. Si interverrà su torrenti, borri e fossi e sull’intero tratto valdarnese dell’Arno, 33 km in tutto.

"Gli interventi – ha detto la geometra Giulia Pierozzi, del settore difesa del suolo del Consorzio e referente dell’unità idrografica omogenea Valdarno – saranno articolati in 14 lotti per la manutenzione della vegetazione e in 4 per la risagomatura di alcuni tratti e le riparazioni di opere idrauliche, per un importo complessivo di circa 270 mila euro. I lavori inizieranno a partire dal 1 luglio poiché le attività lungo i corsi d’acqua, vengono sospese dal 1 marzo al 30 giugno a tutela dell’avifauna nidificante. Oltre alla manutenzione ordinaria, ci saranno interventi straordinari, finanziati con risorse pubbliche diverse dal contributo di bonifica versato dai cittadini e intercettate dal Consorzio con specifici progetti per affrontare criticità strutturali".