
Le scale mobili all'ospedale
Arezzo, 23 luglio 2015 - Incubo scale mobili. Quelle del parcheggio Pietri inpassato sono state spesso sono fuori servizio ma nella hall del San Donato si va ancora peggio. Da sei mesi la scala per scendere è rotta, un ritardo record di mancata riparazione.
L’ingresso è bloccato e questo non fa che aumentare le proteste dei visitatori. E il disservizio vale anche per i degenti che per andare al bar, le scale se le devono scendere a piedi o in ascensore, che però ha i suoi bravi tempi di attesa. Non è la prima volta che la scala mobile va in tilt, non ha mai funzionato correttamente e spesso è rimasta chiusa ma pare impossibile che non si possa trovare una soluzione.
L’accesso è bloccato da una barriera con tanto di scritta paradossale: «Stiamo dando nuova vita a questa scala». Auguri! E’ un brutto biglietto da visita anche per chi arriva da fuori provincia, ma pure negli aretini la rabbia prende il posto della rassegnazione. «Già è un problema – dice un’anziana signora – trovare il reparto, poi per uscire devo fare le scale normali. Da settimane vengo all’ospedale dove è ricoverato mio marito, ho sempre visto la scala mobile fuori servizio. Il cartello con la dicitura mi sembra una presa in giro».
A ruota dopo la segnalazione del disservizio e delle proteste su La Nazione di stamani sono arrivate le scuse e la risposta della Usl. Ecco il testo
"Se c’è una cosa che l’Azienda intende fare apertamente è chiedere scusa per il disservizio che gli utenti hanno patito da troppo tempo per le problematiche alle scale mobili del San Donato. Va anche detto che ci sono in alternativa una coppia di ascensori che svolgono la stessa funzione. Ma questo non giustifica.
Le scale mobili del San Donato sono in funzione dal 1992. Ventitre anni di onorato servizio, ma anche una lunga attività che ne ha logorato, meglio sarebbe dire esaurito, parti importanti della struttura. La manutenzione ordinaria, e in alcuni casi anche straordinaria, è sempre stata eseguita. E questo ha consentito di garantire una efficienza ben oltre i normali anni di vita previsti per questi impianti. Quando la scala mobile fu inaugurata era la rampa più lunga d’Italia ad unico tratto con questa tecnologia. Ma gli anni passano per tutti.
E non sempre, viste anche le risorse che le Aziende sanitarie hanno a disposizione, è possibile fare scelte importanti e risolutive per lungo tempo come quella che sta per andare in scena. Proprio la presenza di alternative con gli ascensori, hanno fatto negli anni scegliere soluzioni tampone, con il ricorso a manutenzioni che non fossero troppo onerose. Adesso è arrivato il momento di un cambio radicale.
Da oltre un anno l’ufficio tecnico della Asl ha realizzato un progetto per la completa sostituzione delle scale mobili con impianti di ultima generazione, in grado di osservare le ultime norme in materia anche in termini di risparmio energetico. Il tre di agosto aprirà il cantiere che nell’arco di 6 – 7 settimane porterà ad un impianto di due scale completamente nuove. Dopo il progetto, come avviene sempre nelle pubbliche amministrazioni, si è dovuto procedere ad una gara, a dare i tempi necessari ai concorrenti per preparare le offerte, valutarle, decretare il vincitore ed assegnare l’appalto.
La sostituzione integrale delle scale mobili è stata quindi assegnata a metà aprile alla ThyssenKrupp per un valore di 150.000 euro. L’azienda ha predisposto i rilievi, la progettazione esecutiva, i materiali su misura e individuato la tempistica: la scelta di avviare i lavori la prima settimana di agosto è stata concordata con la Asl, prevedendo un periodo di minore afflusso di utenti. Anche perchè una parte della hall dell’ospedale diventerà cantiere, restringendo i corridoi di passaggio verso i reparti e gli uffici.
Le nuove scale avranno, fra le altre, anche la funzione di soft start, con l’impianto che si fermerà ogni qualvolta sui gradini non ci saranno degli utenti. Una formula che eviterà uno spreco di energia da una parte e anche una diminuzione dell’usura degli ingranaggi dall’altra. Con questo lavoro, di natura straordinaria come la sostituzione completa dell’impianto, dovrebbero avere fine anche i guasti che negli ultimi anni hanno più volte sollevato e provocato il malumore di operatori e utenti".