Ospedale, nuova riduzione dei posti letto in medicina

Il caso è emerso durante l’ultimo Consiglio comunale: la decisione dell’Asl costringerebbe la popolazione della Valtiberina al ricovero in altre strutture

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di Claudio Roselli

Verso una possibile ulteriore riduzione dei posti letto in medicina. C’è preoccupazione in Valtiberina per la situazione sanitaria zonale, sul fronte sia ospedaliero che anche territoriale. Prova ne sia l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Sansepolcro, dopo l’illustrazione da parte dell’assessore Mario Menichella. Per ciò che riguarda l’ospedale, il problema è quello che riguarda la medicina interna: dei quattro medici che costituiscono l’organico di diritto, da qualche tempo ne sono operativi solo due, compreso il primario; inoltre, l’integrazione di personale medico proveniente dagli altri ospedali della provincia, disposta dall’azienda sanitaria, copre solo parzialmente – e con discontinuità operativa – i turni necessari all’assistenza medica. Nei mesi scorsi, poi, è stata prevista una riduzione dei posti letto (al momento sono 16) e adesso vi è il timore che, invece di risolvere il problema della carenza di medici, l’azienda provveda a un’altra decurtazione.

Questa decisione costringerebbe la popolazione della Valtiberina al ricovero in altri ospedali, con grave disagio per gli anziani e le loro famiglie. Le carenze e difficoltà si riflettono su tutti gli altri reparti: in particolare sul pronto soccorso e sull’ospedale di comunità, la cui funzione di raccordo tra il territorio e l’ospedale è fondamentale. L’ospedale di Comunità, tra l’altro, è già in sofferenza per la grande mole di lavoro dei "medici di famiglia". Il documento punta infatti l’attenzione anche sulla situazione della medicina generale: il sistema delle cure primarie è appesantito dall’innalzamento, ai più alti livelli consentiti, del limite massimo di assistiti per ciascun medico di famiglia.

Il Consiglio comunale ha quindi deliberato di "approvare l’operato dell’amministrazione e assume l’impegno, in unità con gli altri Comuni della Valtiberina e nell’esclusivo fondamentale diritto della popolazione alla salute, a condividere e sostenere le azioni amministrative e le iniziative politiche" per superare le criticità sopra evidenziate.

Sulla questione del distretto, da poco tornato autonomo, era intervenuto nei giorni scorsi anche il consigliere regionale Marco Casucci della Lega, invitando al reperimento veloce di professionisti per i settori della psichiatria, delle cure primarie e della prevenzione.

E sul ritardo nelle nomine dei responsabili delle varie attività, Casucci ha già presentato una interrogazione sulle tempistiche della Asl Toscana Sud Est.