
Lavoro in industria (Ansa)
Arezzo, 25 gennaio 2019 - Riparte finalmente la Castoro di Castiglion Fibocchi, l’azienda orafa stangata da un’inchiesta della Finanza di Bologna. La data per la ripartenza della produzione è già stata fissata dall’amministratore giudiziario Stefano Mendicino: lunedì 28 gennaio, circa un mese e mezzo dopo il sequestro preventivo disposto dal Gip bolognese Alberto Gamberini, su richiesta del Pm Marco Forte, titolare del fascicolo. Il Gip ha autorizzato lo stesso Mendicino a effettuare due nuove assunzioni, un quadro e un capofabbrica, figure essenziali per la riapertura dopo la decapitazione dei vertici aziendali.
E’ la fine di un incubo per i venticinque dipendenti della storica fabbrica di Castiglion Fibocchi, finita nelle maglie dell’inchiesta «Pietra Filosofale», destinata ad avere ulteriori sviluppi anche dopo l’ultimo blitz della Finanza che descriviamo nella pagina a fianco. Duro il lavoro svolto dall’amministratore giudiziario nel corso degli ultimi quaranta giorni, a partire dal delicato compito di verifica del magazzino. In particolare si trattava di stabilire la corrispondenza tra il carico dichiarato di oro in azienda e il metallo effettivamente presente.
L’esito è stato sostanzialmente positivo, a parte la coda degli ultimi lingotti ritrovati in un sottofondo e dei quindici chili d’oro sciolti nell’acido che potrebbero anche non risultare provvista in nero. Controlli sono in corso.
Il periodo di ferie forzate dei lavoratori sarebbe dovuto teoricamente scadere il 6 gennaio scorso, ma gli adempimenti necessari alla riapertura hanno preteso più tempo. Stefano Mendicino si è infatti dovuto occupare, al di là del magazzino, anche dei colloqui per l’assunzione delle due nuove figure che vanno a ricoprire ruoli indispensabili per far marciare l’azienda, specie in un settore come quello dell’oro.
I colloqui sono stati chiusi positivamente intorno alla metà del mese, poi l’autorizzazione del Gip di Bologna che ha definitivamente sbloccato la procedura consentendo per lunedì prossimo l’apertura dei cancelli. E nonostante la mancanza di lavoro, i dipendenti rimasti a casa sarebbero stati comunque pagati, mentre è sicuro il saldo della tredicesima avvenuto nei tempi normali.
C’è però chi in azienda ha continuato a operare, un piccolo gruppo che è stato impiegato per la riaccensione dei forni che va a regime solo dopo alcuni giorni. Per lunedì, ovviamente, tutto doveva essere pronto. Le porte della fabbrica tornano dunque a spalancarsi, si apre adesso una fase nuova e tutta da scoprire ma il clima che si respira alla Castoro è di fiducia per una ripresa della produzione in cui la ditta è specializzata: catename, anelli, braccialetti.