SERGIO ROSSI
Cronaca

"Oro, segni di risveglio ma servono altri aiuti"

Giordini (Federorafi) chiede al governo cassa integrazione aggiuntiva e proroga dei finanziamenti. La mini-ripartenza del Medioriente.

di Sergio Rossi

"Dateci la moratoria dei finanziamenti e cassa integrazione aggiuntiva": è l’appello al governo che lancia Giordana Giordini, presidente di Federorafi aretina. E’ la nuova trincea delle aziende del comparto che ha creato la ricchezza di Arezzo, apparecchiata in una stagione spartiacque: da una parte si intravede infatti la fine del grande freddo mentre dall’altra continua a incombere il rischio del disastro economico. Ed è la stessa Giordini a illustrare lo stato dell’arte: "All’orizzonte - dice - si iniziano a scorgere i primi segnali incoraggianti ma ora più che mai abbiamo bisogno di un aiuto".

Ferme da cinque mesi dopo aver archiviato un 2019 positivo i cui effetti di erano riverberati anche in gennaio e febbraio 2020, le aziende orafe aretine, orfane pure dei grandi appuntamenti fieristici (è saltato anche l’attesissimo OroArezzo insieme agli eventi internazionali), proprio ora cominciano a rattoppare la tela ridotta a brandelli dalla pandemia. "Assistiamo - insiste Giordini - a una lenta ripresa dei mercati europei e a qualche segnale di risveglio nel Medioriente e e in Usa, si tratta di piccoli ordini, non sufficienti a capovolgere la situazione ma che ci fanno ben sperare in una graduale ripresa già a partire dai primi mesi del 2021".

Come dire: proseguirà fino a fine anno la traversata nel deserto. Per questo, argomenta la leader di Federorafi,"il problema più urgente è quello della liquidità: necessario intervenire su due fronti: prolungamento della cassa integrazione e moratoria dei finanziamenti". Quanto alla cassa, "le aziende hanno esaurito tutte le 18 settimane a disposizione già in luglio, fondamentale prevedere un periodo aggiuntivo per coprire il periodo settembre-dicembre". Una proroga di sei mesi viene chiesta anche per i finanziamenti "per garantire alle aziende quel minimo di ossigeno a fronte dei tanti costi dovuti a fisco e gestione".

Interlocuzione con il governo anche da parte della Camera di Commercio. Il presidente Massimo Guasconi soddisfatto per la risposta del ministero all’interrogazione di Padoan e Cenni sul distretto orafo. "La disponibilità ad attivare in tempi rapidi un tavolo di confronto è un risultato importante" sostiene Guasconi che sottolinea la necessità "di individuare le misure operative più urgenti a favore delle imprese del comparto".